Berlino accelera sul riarmo: via libera al maxi-piano per difesa e infrastrutture. Merz porta a casa la vittoria

Il testo approvato oggi prevede un'eccezione al freno del debito per tutte le spese in difesa superiori all'1% del Pil, che potranno quindi essere finanziate tramite debito

di redazione economia
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Germania, via libera del parlamento a maxi-investimenti su difesa e infrastrutture: trionfo per Merz

L'esito del voto, trasmesso in diretta da Zdf, è stato letto in aula dalla presidente del Bundestag, Baerbel Bas. Il piano di Merz è stato approvato con 513 sì, 207 no e nessuna astensione. L'accordo tra Cdu/Csu, Spd e Verdi per arrivare alla maggioranza dei due terzi necessaria alla modifica costituzionale ha quindi retto alla prova dell'aula e la soglia minima dei 489 voti è stata ampiamente superata. I tre partiti insieme contano 520 voti nel 'vecchio' Bundestag, oggi riunito per l'ultima volta, e sono quindi appena 7 i deputati che hanno votato contro le indicazioni dei loro gruppi o erano assenti per malattia. 

I Verdi non faranno parte del prossimo governo, che vedrà un ritorno della 'Grande Coalizione' tra cristiano-democratici e socialisti che aveva guidato per lungo tempo la Germania ai tempi della cancelleria di Angela Merkel. Merz ha però fatto concessioni al partito ecologista sul fondo per le infrastrutture, parte del pacchetto appena approvato, in modo da assicurarsi il loro indispensabile sostegno durante la seduta straordinaria di oggi. Nel Bundestag uscito dalle urne del 23 febbraio, il cui insediamento è previsto il 25 marzo, i nazionalisti di Afd e la sinistra radicale della Linke avranno infatti una minoranza di blocco sufficiente a rendere impossibile il raggiungimento della maggioranza qualificata necessaria per la riforma.

Il testo approvato oggi prevede un'eccezione al freno del debito per tutte le spese in difesa superiori all'1% del Pil, che potranno quindi essere finanziate tramite debito. Queste spese non comprendono solo gli investimenti per il riarmo della Bundeswehr ma anche la protezione civile, i servizi segreti, la sicurezza informatica e gli aiuti agli Stati attaccati in violazione del diritto internazionale, come l'Ucraina.

In secondo luogo viene istituito un fondo speciale per le infrastrutture da 500 miliardi di euro. Il denaro verrà utilizzato per ferrovie, strade e ponti, scuole e ospedali, in aggiunta ai progetti già messi a bilancio. Per venire incontro alle richieste dei Verdi, 100 miliardi della dotazione del fondo saranno destinati ai fondi per il clima e la trasformazione e ai Laender. Infine, il freno al debito verrà riformato in modo che gli stati federali possano contrarre ogni anno un nuovo debito pari allo 0,35% della propria produzione economica.

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Per il via libera definitivo manca solo il voto del Bundesrat, che si riunirà venerdì. Alla Camera Alta, che rappresenta i Laender, è prevista l'astensione di almeno Brandeburgo e Turingia, nei cui governi locali è presente il Bsw, il partito di sinistra filorussa guidato da Sahra Wagenknecht. L'ex esponente della Linke, durante il suo intervento in aula di oggi, ha minacciato ricorsi per chiedere il riconteggio del risultato delle ultime elezioni, che hanno visto il suo partito mancare per un pugno di voti la soglia di sbarramento.

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