Giochi Preziosi raddoppia il rosso: le perdite 2022 balzano da 25,2 a 52,5 mln

Raddoppia il rosso per Enrico Preziosi e la sua Giochi Preziosi, di cui è presidente: i ricavi netti sono diminuiti anno su anno da 348,1 a 341 milioni di euro

di Andrea Giacobino
Enrico Preziosi
Economia

Giochi Preziosi, migliora l'ebitda ma aumentano le perdite. Tutti i numeri 

Raddoppia il rosso per Enrico Preziosi e la sua Giochi Preziosi, di cui è presidente. Il bilancio consolidato 2022 della principale azienda italiana di giochi, infatti, s’è chiuso con ricavi netti diminuiti anno su anno da 348,1 a 341 milioni di euro e anche se l’ebitda è migliorato da 14,7 a 29,5 milioni, l’esercizio s’è chiuso con una perdita per balzata da 25,2 a 52,5 milioni.

Ancora in negativo anche il bilancio ordinario archiviato, con una perdita tuttavia calata anno su anno da 42,2 a 19,5 milioni di 51,6 milioni, che qualche giorno fa l’assemblea degli azionisti ha riportato interamente a nuovo. Tornando ai numeri del gruppo, nel 2022 i ricavi da contratti con clienti dell’area “toys” sono stati di 330,4 milioni cui si sono aggiunti circa 10 milioni da contratti con clienti dell’area business “orizzontali”: il 35% del fatturato è stato realizzato in Italia, seguita da Spagna e Portogallo (25,3%).

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“Le aspettative per il 2023 - dice la relazione sulla gestione - sono di una parziale ripresa della domanda rispetto all’anno precedente”. Peggiorata anche la posizione finanziaria netta a debito passata da 158 a 191,4 milioni mentre sempre la relazione sulla gestione ricorda che in considerazione di ciò Giochi Preziosi non ha potuto rispettare i covenants previsti dai finanziamenti bancari (erogati da BancoBpm, Intesa Sanpaolo e Unicredit), ma gli istituti di credito nello scorso aprile hanno concesso i waiver richiesti.

L’azienda è controllata da G.P. srl (88,22%), E.P. Preziosi Participations srl (11,72%) e Maria Pia Trentuno col residuo 0,06%: l’intero capitale di Giochi Preziosi è in pegno alle banche creditrici. A fine gennaio scorso il gruppo ha acquisito il business di bambole e accessori della spagnola Munecas Arias e ha da poco stretto un’alleanza con Hamleys, rivenditore inglese di giocattoli, di cui avrà il franchising per 5 anni per aprire 10 negozi in Italia.

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