Golden Goose prepara l'Ipo: contrattazioni al via il 21 giugno

L'Ipo, si legge in una nota, consisterà nella vendita di azioni esistenti da parte di Astrum, azionista unico di Golden Goose

di Redazione Economia
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Golden Goose fissa il prezzo dell'IPO, debutto il 21 giugno: obiettivo quota un miliardo fra 5 anni

Golden Goose Group, azienda leader del lusso, del lifestyle e dello sportswear, specializzata nel design, nella fornitura e distribuzione di sneakers, ready-to-wear e accessori, ha fissato il prezzo per le sue azioni ordinarie, tra 9,50 e 10,50 euro per azione, corrispondente a una capitalizzazione di mercato compresa tra circa 1.693 milioni e 1.860 milioni per l’Azienda, nell'ipotesi di vendita del numero massimo di Azioni durante la Tranche Primaria. A questa valutazione le richieste hanno già superato di 3 volte l’offerta, tra cui Invesco ha prenotato 100 milioni di euro in azioni), e che debiti compresi (a fine marzo erano 505 milioni) è pari a 2,2- 2,3 miliardi e che è a sconto rispetto ai principali rivali del lusso come Moncler.

L'Ipo, si legge in una nota, consisterà nella vendita di azioni esistenti da parte di Astrum, azionista unico di Golden Goose, controllato dal fondo Permira, che cederà circa 43,62 milioni di azioni al prezzo massimo e 42,95 milioni a quello minimo, a cui si aggiungerà l'emissione di nuove azioni da parte di Golden Goose per un controvalore di 100 milioni di euro.

Complessivamente sul mercato finirà il 30% del capitale del gruppo di moda. Nell'ambito dell'Ipo i fondi di Invesco si sono impegnati a sottoscrivere azioni per 100 milioni di euro in qualità di "cornestone investor".

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Il periodo di offerta dovrebbe iniziare il 13 giugno 2024 e terminare intorno al 18 giugno 2024, sebbene possa essere ridotto, esteso o sospeso. Il prezzo finale dell'offerta dovrebbe essere pubblicato il 19 giugno 2024 e Il primo giorno di negoziazione è previsto per il 21 giugno 2024.

Il gruppo, nato nel 2000, negli ultimi anni è cresciuto a tassi superiori alla media, e secondo Mediobanca, che è advisor dell’Ipo, nei prossimi 6 anni registrerà un aumento medio dei ricavi del 9,3% passando da 587 milioni del 2023 a oltre un miliardo a fine 2029, e degli utili del 19,5%, passando dai 49 milioni di fine anno a quota 142 milioni a fine 2029. Ma il comparto delle sneaker di lusso, secondo Mediobanca, è un segmento che vale 19 miliardi di ricavi l’anno dove la griffe italiana ha margine di aumentare la sua quota di mercato. Nelle stime di Golden Goose c’è infatti quella di sfondare quota un miliardo tra 5 anni, ma Ubs, che ugualmente è advisor della matricola, stima che potrebbe riuscirci con un anno d’anticipo, ovvero già nel 2028, pur mantenendo una redditività record con utile operativo (ebit) pari al 25% dei ricavi.

Con i proventi del collocamento (100 milioni) la società rifinanzierà i debiti (un bond quotato da 480 milioni e una linea revolving da 150 milioni) quasi dimezzando gli attuali oneri finanziari, che ammontano a poco meno di 40 milioni di euro.

Golden Goose è una griffe italiana che è riuscita a vendere sneakers agli americani: l’America è il principale Paese di sbocco (244 milioni di ricavi e il 41% del totale, nel 2023), un altro 41% viene realizzato in Europa e Medio Oriente, e solo il 14% in Asia. Il potenziale di crescere in Cina e Giappone, dove i maggiori marchi del lusso realizzano buona parte del loro giro d'affari è una delle sfide del gruppo, che finora ha avuto più successo in occidente. Il 56% dei ricavi è generato nei monomarca, il 18% tramite il proprio canale online e il 24% nei grandi magazzini e nei negozi di terzi, il che consente alla matricola di mantenere alti margini.

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