Grandi Stazioni, spuntano tre fondi interessati. Affare da 1,5 mld
Anche i fondi sovrani Mubadala e Abu Dhabi Investment Authority (Adia) e Qatar Investment Authority (Qia) avrebbero lanciato segnali d’interesse
Grandi Stazioni fa gola ai big europei, spuntano tre fondi interessati
La partita sulle Grandi Stazioni è più accesa che mai. La società guidata da Alberto Baldan, a capo degli spazi commerciali delle 14 stazioni ferroviarie più grandi d’Italia, ha catturato l’interesse di diversi investitori. A essersi fatti avanti ci sono diversi nomi, come riporta Milano Finanza. Spiccano i fondi Omers Infrastructure e Eqt, insieme all’asset manager del gruppo Deutsche Bank Dws.
In Italia, quest’ultimo è presente anche nel capitale del gruppo aeroportuale nordestino Save (da cui sta preparando l’uscita) e già nel 2016 aveva provato a mettere le mani sugli scali di Grandi Stazioni. Ma non è tutto. Secondo quanto riporta il Corriere, infatti, anche i fondi sovrani Mubadala e Abu Dhabi Investment Authority (Adia) e Qatar Investment Authority (Qia) avrebbero lanciato segnali d’interesse.
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Guardando al passato, Grandi Stazioni Retail era stata rilevata dal più grande fondo infrastrutturale francese, da Icamap (gestore lussemburghese di fondi immobiliari con una solida expertise nel mercato europeo) e dal gruppo dell’italiano Borletti, discendente della famiglia di imprenditori milanesi che oltre sette anni fa aveva pilotato il deal e che ora presiede la società.
Il passaggio era avvenuto per 953 milioni di euro (761,5 milioni di equity e 191,5 milioni di debito), mentre ora la cifra di vendita potrebbe aggirarsi intorno al miliardo e mezzo, un’operazione in cui i due soci di minoranza potrebbero reinvestire. Obiettivo del management, scrive Milano Finanza, era quello di raddoppiare ricavi ed ebitda della società, target ampiamente centrato per il fatturato (da circa 230 milioni a oltre 600 milioni) mentre il margine operativo lordo dovrebbe aggirarsi intorno a quota 80 milioni (dai circa 50 di fine 2015).
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le manifestazioni di interesse dovranno essere recapitate entro fine marzos e sul dossier potrebbero affacciarsi anche i grandi fondi sovrani mediorientali come gli emiratini Mubadala e Abu Dhabi Investment Authority (Adia) e Qatar Investment Authority (Qia). Nei grandi scali ferroviari dove sono presenti 850 negozi transitano ogni anno circa 750 milioni di visitatori. Erano 700 milioni nel 2016.