Grano da Russia e Bielorussia, l'Ue rincara i dazi sulle importazioni
Soddisfazione da Coldiretti: "Bene la stangata da oltre 40 milioni di euro"
Grano Russia, l'Ue impone dazi da 40 milioni
In risposta alla crescente pressione sugli agricoltori europei causata dall'importazione massiccia di cereali dalla Russia e dalla Bielorussia, l'Unione Europea ha deciso di imporre dazi significativi sulle importazioni di grano provenienti da questi paesi. Secondo il quotidiano britannico Financial Times, i dazi saranno pari a 95 euro per tonnellata e potrebbero portare a un aumento dei prezzi del grano del 50%.
L'aumento dei dazi, che riguarderà anche semi oleosi e prodotti trasformati correlati, è stato accolto con reazioni contrastanti. Da un lato, rappresenta un tentativo concreto da parte dell'UE di difendere i propri agricoltori e mitigare l'impatto economico devastante dell'importazione incontrollata di grano straniero. Coldiretti, una delle principali organizzazioni agricole italiane, ha accolto con favore questa mossa come un primo passo verso la protezione del reddito degli agricoltori e la creazione di un ambiente più equo per il commercio agricolo. Ma dichiara: “la decisione della Ue di imporre dazi sul grano di Putin si tradurrà in una “stangata” da oltre 40 milioni di euro di dazi aggiuntivi sulle importazioni di prodotto dalla Russia e risponde alle richieste di Coldiretti di tutelare i produttori italiani colpiti dal drammatico crollo delle quotazioni causate dall’invasione selvaggia di prodotto straniero”.
Tuttavia, dall'altro lato, si sollevano interrogativi riguardo alle implicazioni a lungo termine di una politica di dazi così aggressiva. L'incremento dei costi per le importazioni di grano potrebbe influire negativamente sui consumatori europei, innescando un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e alimentando le preoccupazioni per l'inflazione. Inoltre, questa mossa potrebbe scatenare rappresaglie commerciali da parte della Russia e della Bielorussia, con possibili conseguenze per altri settori dell'economia europea.
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La decisione dell'UE di imporre dazi sul grano russo e bielorusso è stata motivata da una serie di fattori critici. Nel 2023, l'Europa ha assistito a un'invasione senza precedenti di grano duro russo e turco, con oltre un milione di tonnellate di prodotto che hanno invaso il mercato interno. Questo ha causato un crollo vertiginoso dei prezzi del grano italiano, mettendo a rischio la sostenibilità economica delle aziende agricole, soprattutto nelle regioni interne con scarse alternative produttive.
Le proteste degli agricoltori, che si sono intensificate negli ultimi mesiin diversi paesi europei, sono un riflesso dell'angoscia e della frustrazione crescenti all'interno del settore agricolo. Le preoccupazioni riguardano una serie di questioni, dalla pressione derivante dalle normative ambientali sempre più rigorose alla concorrenza sleale rappresentata dalle importazioni di cereali esenti da normative UE, come nel caso dei cereali ucraini. Inoltre, gli agricoltori lamentano i costi eccessivi dei fertilizzanti e dei carburanti, oltre alla mancanza di finanziamenti adeguati destinati al settore agricolo.