Guerra in Conad, Auchan e gli affari con Mincione: "Centinaia di mln di danni"

Il gigante degli alimentari è scosso dalle accuse di alcuni azionisti. Coinvolto il rider imputato in Vaticano. Silurato l'ad Pugliese e stravolto l'intero cda

di Redazione Economia
Francesco Pugliese
Economia

Conad, cambiato l'intero Cda e inchiesta per l'operazione Auchan

Scoppia la guerra interna in Conad. Il gigante alimentare è finito al centro di un vero e proprio terremoto, tra accuse degli azionisti per l'operazione Auchan e i dubbi affari di Mincione, lo stesso rider imputato per lo scandalo del Vaticano. In tutto questo si aggiunge il siluramento da un giorno all'altro dell'ad Pugliese.

Il primo gruppo italiano della grande distribuzione, roba da 18 miliardi di fatturato, - si legge sul Fatto Quotidiano - è scosso dalle accuse di alcuni grandi azionisti che lamentano danni per centinaia di milioni, ma nessuno fiata. La vicenda è inquietante e un anno fa è approdata alla procura di Bologna con un dettagliato esposto presentato da due delle cinque coop che controllano il consorzio nazionale Conad: Conad Centro Nord (Ccn) e Conad Nord Ovest (Cno). I pm hanno aperto un un fascicolo, che però è ancora a carico di ignoti.

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Eppure le accuse sono pesanti e così circostanziate che - prosegue Il Fatto - nei giorni scorsi sono costate il posto all’ad Francesco Pugliese, ai vertici di Conad da 18 anni. Il 9 maggio l’assemblea degli azionisti ha deciso di cambiare il Cda, nominando alla presidenza Mauro Lusetti, ex presidente di Legacoop. Senza questo ricambio si sarebbe pronunciato il Tribunale di Bologna, a cui le due coop azioniste avevano chiesto di rimuovere i vertici e commissariare la società. Gli starni giri però non sono finiti.

A giugno 2022 una denuncia anonima ad un consigliere di Cno segnala che, in base a un accordo di dicembre 2019, la Wrm di Mincione avrebbe dato 10 milioni in consulenze relative a due fondi immobiliari alla società Ramaf, nata nel 2017 e i cui azionisti sono schermati dalla fiduciaria Eurofinleading.

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