I debiti e l'inseparabile moglie, chi era il bracciante morto Satnam Singh

In Italia da circa tre anni, Satnam Singh (o "Navi" per gli amici), ha lasciato l'amatissima compagna morendo tra atroci dolori

Di Redazione Cronache
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La moglie da cui non riusciva a separarsi e il viaggio con i trafficanti per arrivare in Italia. Chi era Satnam Singh, morto dopo un terribile incidente sul lavoro

Vittima di un terribile incidente sul lavoro che gli ha strappato di netto un braccio, il bracciante di Latina è morto a 31 anni tra atroci dolori. Arrivato con la moglie tra il 2020 e il 2021, Satnam Singh, o “Navi”, come lo chiamavano gli amici, per lo Stato era un fantasma. E così la sua compagna.

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Anche nella comunità indiana del Lazio, situata tra Sabaudia e Terracina, i due erano pressoché sconosciuti. Dalle indiscrezioni che si rincorrono a Latina, la coppia era arrivata in Italia tramite un trafficante di esseri umani. Modalità di viaggio, questa, per nulla economica, capace di costare anche più di dieci mila euro.

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I due, dunque, hanno iniziato la loro nuova vita lontani dalla loro terra già fortemente indebitati, sostenuti solo dall’amore che li univa. Dalle voci, infatti, sembra che la coppia fosse inseparabile. In alcune occasioni, riporta Repubblica, quando la moglie stava poco bene e non riusciva a lavorare, “Navi” rinunciava alla giornata di lavoro e così alla paga pur di restarle accanto a casa.

Così, per pagarsi un alloggio a Borgo Santa Maria, paesino di 600 abitanti in provincia di Latina, “Navi” e la compagna hanno iniziato a spaccarsi la schiena nei campi, raccogliendo ortaggi per pochi soldi. Oggi, di questa storia di amore e fatica non rimane più nulla, solo un’orribile pagina nera del nostro sistema lavoro.