I Fossati puntano su Gas Plus: ma è un bagno di sangue (come con Telecom)

Nel 2007 la famiglia investì i proventi della vendita di Star a Galina Blanca (un miliardo) per comprare il 5% dell'ex-Sip. Non una grande idea...

di Andrea Giacobino e Marco Scotti
Economia

I Fossati (Star) puntano su Gas Plus. Dopo Telecom un altro investimento in perdita

I quattro Fossati, eredi del defunto Danilo che fondò la Star, pagano caro l’investimento nella quotata Gas Plus controllata e guidata da Davide Usberti e di cui è presidente Stefano Cao, già al timone - con alterne fortune - di Saipem. Lo si scopre leggendo il bilancio 2022 di Findim Finanziaria (Ff) che Marco, Giuseppe, Daniela e Stefania Fossati controllano attraverso la loro cassaforte lussemburghese Findim Group, chiuso con una perdita di soli 248mila euro. Il bilancio però non consolida la principale controllata che è la svizzera Findim Investments titolare del 9,6% proprio in Gas Plus. 

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La società elvetica, in carico nel bilancio Ff per 67,1 milioni ha chiuso l’esercizio 2022 con una perdita di oltre 14 milioni di franchi svizzeri rispetto all’utile di un milione dell’esercizio precedente. E la relazione sulla gestione di Ff spiega che “sul risultato ha notevolmente inciso una svalutazione di partecipazioni paria 12,6 milioni di franchi”. I writeoff hanno colpito per 6,1 milioni la italiana Società Agricola Cassinassa e per 6,2 milioni appunto la quota in Gas Plus e “nel periodo sono state ceduti 2,9 milioni di azioni realizzando una minusvalenza di 108mila franchi”. In Findim Investments, che detiene asset in carico per 85,5 milioni, ci sono anche 26 quote di F2i – Secondo Fondo Italiano per le Infrastrutture.

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Un'ultima nota sulla famiglia Fossati e sul primogenito Marco. Nel 2007 convince i fratelli a dirottare i proventi della vendita di Star alla spagnola Galina Blanca - avvenuta per circa 950 milioni di euro - su Telecom Italia. Con un valore di carico di circa due euro per azione. Un investimento che sembrava illuminato e che invece si tramuta in un vero e proprio bagno di sangue. A un certo punto la Findim di Fossati ha oltre il 5% del capitale dell'ex-Tim, che affonda nel post-Tronchetti Provera. Prima nelle spire di Telefonica (con Generali, Mediobanca e Intesa) che vuole solo paralizzare qualsiasi attività concorrenziale di Telecom. Poi con Vivendi che progressivamente sale nel capitale. Quando Fossati inizia a vendere nel 2015 (cessione di oltre il 3% del capitale totale dell'azienda) il valore del titolo è ormai dimezzato. E la minusvalenza fa tremare le vene ai polsi. 
 

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