Idroelettrico, utili boom con neve e piogge al Nord. Energia, ora giù i prezzi

Così aumenta l’indipendenza dell'Italia e si riduce la produzione di energia tramite combustibili fossili

di Redazione Economia
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Idroelettrico, altro che siccità: il meteo rigido di marzo-aprile fa diminuire i prezzi dell'energia

Il meteo in Italia porta buone notizie sul fronte dell'approvvigionamento di energia. Le abbondanti piogge e nevicate che stanno interessando in particolare le Alpi in questo periodo sono talmente eccezionali che, - riporta Il Sole 24 Ore - e il comparto italiano della generazione idroelettrica ha messo il turbo segnando impennate della produzione, anno su anno, con incrementi tra 50 e il 100 per cento. L’abbondante manto nevoso (sul quale si applica un indicatore, lo snow water equivalent, che misura lo spessore dello strato d’acqua prodotto dallo scioglimento della neve) già nel mese di marzo aveva scongiurato un rischio siccità per l’anno in corso, assicurando abbondanti riserve negli invasi, soprattutto quelli dell’arco alpino.

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Tra le utility che gestiscono il maggior numero di impianti idroelettrici in Italia - prosegue Il Sole - ci sono Enel (circa 500 impianti per 16 gigawatt di capacità istallata distribuiti nella penisola), A2A (2 gigawatt di capacità con impianti in Lombardia, Friuli e Calabria) e Compagnia Valdostana delle Acque, con circa un gigawatt di capacità e 32 impianti (tra cui 6 dighe) tutti concentrati in Valle d’Aosta. Si prospetta un trimestre da record con utili boom. Nei primi 3 mesi 2024 la produzione da fonte idrica è salita da 5 a 9 terawattora: ridotta quella da carbone e gas. L’importanza della spinta di questo settore risiede nella capacità di ridurre la produzione di energia con combustibili fossili, di contribuire a ridurre il prezzo dell’energia elettrica e anche ad aumentare l’indipendenza energetica del paese.