Il caro bollette fa felice lo Stato: entrate da accise su del 10,9%

Le entrate raggiungono quota 188,6 miliardi con una crescita di 18,5 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Economia
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Lo Stato guadagna dal caro-energia: entrate in crescita di oltre il 10%

Lo Stato “guadagna” di più anche grazie all’incremento dei prodotti energetici e in particolare del gas, con i prezzi rapidamente saliti a motivo della guerra tra Russia e Ucraina, che hanno ridotto le importazioni dalla Russia e favorito la speculazione in varie forme: i proventi fiscali sul gas naturale per combustione, nel dettaglio, sono cresciuti di 453 milioni (+35,7%) da 1,2 miliardi a 1,7 miliardi. Lo rileva l’analisi del Centro studi di Unimpresa.

Tutto il comparto energia, in generale, ha subito una crescita dei prezzi e, conseguentemente, sono cresciuti gli incassi fiscali, in talune circostanze con variazioni rilevanti, in altri casi meno robuste: l’accisa sui prodotti energetici è passata da 7,6 a 7,8 miliardi, in crescita si 130 milioni (+1,7%), l’accisa e l’imposta erariale sui gas incondensabili è passata da 211 a 231 milioni, in crescita di 20 milioni (+9,5%), l’accisa sull’energia elettrica e le relative addizionali sono passate da 1 miliardi a 1,2 miliardi, in crescita di 220 milioni (+20,9%). Complessivamente, nei primi cinque mesi del 2022, le imposte dirette hanno assicurato allo Stato 95,9 miliardi, con un aumento di 5,1 miliardi (+5,7%) rispetto ai 90,7 miliardi del periodo gennaio-maggio dello scorso anno.

Le imposte indirette, invece, sono aumentate, in termini di gettito, per un importo pari a 13,3 miliardi, in salita del 16,9% dai 79,3 miliardi del 2021 ai 92,7 miliardi del 2022. In totale, le tasse incassate dallo Stato nei primi cinque mesi dell’anno hanno raggiunto quota 188,6 miliardi con una crescita di 18,5 miliardi (+10,9%) rispetto ai 170,1 miliardi del 2021.