Il Ceo di Balenciaga alla guida di Yves Saint Laurent: Kering punta al rimpasto per risanare i conti
Charbit, attuale amministratore delegato di Balenciaga, subentrerà a Francesca Bellettini come Ceo di Yves Saint Laurent
Kering, nuovi giri di poltrone con Charbit al vertice di Saint Laurent
Il gruppo Kering è al centro di un’importante riorganizzazione interna. Dopo l'anticipazione di Bloomberg, il gruppo del lusso francese ha ufficializzato che Cédric Charbit, attuale amministratore delegato di Balenciaga, subentrerà a Francesca Bellettini, come Ceo di Yves Saint Laurent. Bellettini, che ha guidato Saint Laurent dal 2013, assumerà invece un nuovo ruolo come vice amministratrice delegata del gruppo, con delega allo sviluppo dei brand. Invece Charbit, che lascerà Balenciaga dopo otto anni di leadership, sarà sostituito da Gianfranco Gianangeli.
Il passaggio di testimone tra Charbit e Bellettini segna un momento cruciale per Kering. Sotto la guida di Charbit, Balenciaga ha vissuto un periodo di grande crescita. Tuttavia, il percorso del brand non è stato privo di difficoltà: un grave scandalo nel 2022 legato a due campagne pubblicitarie firmate a suo nome aveva avuto un importante impatto negativo sulle vendite, ma nonostante ciò, Charbit è riuscito a portare il marchio a nuove vette.
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Nel frattempo, Bellettini potrà dedicarsi con maggiore attenzione alla supervisione delle varie case del gruppo, che sta attraversando un periodo di ristrutturazioni interne. Un esempio è la nomina, prevista per gennaio 2025, di Stefano Cantino come nuovo Ceo di Gucci, che quest'anno ha affrontato un calo delle vendite e una contrazione del 40% delle sue azioni, mettendo sotto pressione l’intero gruppo (giù del 12% nei ricavi degli ultimi nove mesi).
E così il nuovo assetto organizzativo di Kering sembra rispondere alla necessità di rilanciare e rinvigorire i brand, in un periodo di crisi che ha colpito anche la famiglia Pinault, azionista di maggioranza del gruppo. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, il patrimonio della famiglia è diminuito di 14,2 miliardi di dollari quest’anno, scendendo a 21,2 miliardi. In questo contesto, le nuove nomine hanno il compito di riportare il gruppo sulla strada della crescita e di rafforzare la sua posizione nel competitivo mercato del lusso.