Il cinema come impresa, Gorlero: "Voglio realizzare una fiction per ragazzi"

L'intervista alla produttrice cinematografica e giornalista Francesca Petrazza Gorlero, imprenditrice dalle mille vite con la passione per la parola scritta

Di Oriana Maerini
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Francesca Pedrazza Gordero
Economia

Gorlero: “Ho il progetto di realizzare una fiction per divulgare la costituzione ai ragazzi”

Produttrice cinematografica, giornalista, esperta di storytelling e di divulgazione scentifica sta preparando, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona, un format di animazione dedicato alla Costituzione spiegata ai più piccoli. Francesca Petrazza Gorlero, impreditrice cultura ha mille vite. Formazione umanistica, laurea in filosofia, master in comunicazione e in sceneggiatura e scrittura creativa, da sempre una passione per la parola scritta.

Il primo articolo risale al 1989 con un settimanale veronese, per arrivare poi alla collaborazione con l'Agenzia di Stampa nazionale il Velino, di cui è stata anche la responsabile per le iniziative multimediali., dal 2004 al 2008.
Dal 2002 con la Loups Garoux Produzioni si è occupata soprattutto di iniziative legate ai diritti umani, alla differenza di genere, all’inclusione, alla disabilità, attraverso il teatro, la didattica, il cinema e la documentaristica. Bosnia Express, documentario sul ruolo delle donne bosniache a 30 dalla guerra, co-prodotto con l’Istituto Luce é stato un evento mediatico nazionale e internazionale. Molta della sua attività recente riguarda:
- progettazione culturale e didattica inclusiva, la creazione di contenuti culturali destinati anche a pubblico non udente e non vedente.
- Progetti di scrittura nelle carceri (Secondigliano) e di teatro in carceri europee (con Francia e Germania)
- La comunicazione scientifica, la sperimentazione dello storytelling della ricerca. A questo proposito con 3F, società di produzione di cui è socia, sta sviluppando, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona, un format di animazione dedicato alla Costituzione spiegata ai più piccoli.
- Produzione cinematografica (sono in produzione un film coprodotto con Spagna e Argentina, Ultima Meta, scritto da Claudio Fava che racconta la storia di una squadra di rugby trucidata dal regime di Videla e L’Odore, dramma scritto da Rocco Familiari e sceneggiato da me per la regia di Krisztof Zanussi.


È story editor, docente di modelli di storytelling e scrittura creativa, sceneggiatrice con particolare interesse per la fiction storica e i docufilm storico scientifici. Regista e, produttrice, in questa veste ha realizzato Italy made with love con Patrick Greene, regista e produttore americano. La serie dedicata al miglior artigianato italiano, in onda sulla PBS, ha vinto l’Emmy 2023, quale outstanding educational and informational program.  Mentre si lavora alla seconda stagione, IMWL sta dando dimostrazione di come l’audiovisivo sia uno strumento privilegiato di marketing del territorio: la PBS sta ora promuovendo i tour IMWL per il pubblico statunitense e la campagna di crowdfunding con i prodotti degli artigiani italiani ha avuto un successo straordinario. Francesca ha ricevuto anche il Telly award 2023, premio newyorkese per la produzione della stessa serie e il premio per il miglior audiovisivo al festival internazionale di giornalismo di Perugia, indetto dalla Camera di Commercio.

Affari l’ha intervistata per conoscere il suo impegno di imprenditrice nel settore dell’audiovisivo.

Nell’ambito della conferenza per il progetto del festival VGML (Verona Green Movie Land 2024) ho avuto modo di conoscere che quest’anno la kermesse vedrà la nascita del Festival del Cinema d’Impresa. Può spiegare come il cinema è in grado di raccontare il vasto mondo dell’impresa?

“In molti modi e con numerose declinazioni. Il cinema da sempre racconta versioni della realtà, storica, contemporanea o futura e, molto spesso, racconta il mondo dell’impresa, riflette sulle radici economiche ed etiche dei suoi personaggi. In modo allegoricamente astratto, come nel caso di Citizen Kane/Quarto Potere di Orson Welles, o più concretamente, rimanendo in Italia, come nelle fiction dedicate ad Adriano Olivetti, Enrico Piaggio, Luisa Spagnoli, Enzo Ferrari… che piacciono molto al pubblico. I grandi imprenditori/imprenditrici incarnano “il viaggio dell’eroe” che è una delle basi delle regole della narrazione, rappresentano la dialettica di personalità di successo, le ombre e le luci che ne identificano la parabola e permettono di identificarsi con essi. E questo accade anche quando il cinema è documentario. Oppure quando i video corporate e i loro ‘creativi’ seguono le regole dello storytelling. Siamo un paese ricchissimo di storie, di idee imprenditoriali che hanno cambiato il mondo e che continuano a farlo, da qui nasce l’idea del festival Cinema & Impresa di Verona: per trovare nuovi modi di raccontarle e per fare incontrare domanda e offerta. Verona e il Veneto sono territori a grande vocazione imprenditorale e l’obiettivo è far divenire Verona un polo di riferimento della narrazione d’impresa, del Cinema come Impresa, il tutto all’insegna della sostenibilità,  cifra distintiva di Verona Green Movie Land, progetto di cui anche questo festival è parte.”

Dove si terrà questo festival e quando?

A fine settembre, dal 19 al 21. Stiamo definendo il programma, che sarà certamente interessante, non solo per gli addetti ai lavori. 

Lei è appassionata di sceneggiatura e di scrittura creativa come ha utilizzato questi mezzi per promuovere il mondo imprenditoriale?

Mi sono occupata di giornalismo, di copywriting, di comunicazione aziendale e scientifica, ma anche di molti progetti culturali destinati a diversi target di pubblico. Essendo anche produttrice, a differenza di molti sceneggiatori, quando scrivo conosco il costo di ciò che immagino, ma non l’ho mai considerato come un limite. Il product placement o la possibilità di utilizzare un prodotto audiovisivo per promuovere l’economia di un territorio è qualcosa in cui ho sempre creduto. Una delle mie prime sceneggiature e produzioni è un docufilm su Isabella Morra, poetessa lucana, interpretata da Micaela Ramazzotti, presentato a Venezia e Cannes nel 2005, è stato di grande impulso per il turismo locale e le presentazioni sono state espressamente sostenute e accompagnate dalle imprese del territorio.  A Verona ho collaborato con la start up Marmorosso, che si occupa di promuovere la cultura e l’economia del settore lapideo, per alcuni progetti, tra questi, alcuni destinati alla Fondazione Verona Minor Hierusalem e Confartigianato. Sempre con Marmorosso e all’insegna del legame fra Impresa e Arti, abbiamo collaborato per l’ideazione e la realizzazione del Premio Ennio Fantastichini a Pantelleria e a Palermo, dedicato a giovani attori emergenti: I premi erano realizzati in pietra.

Dal 2002 con la Loups Garoux Produzioni ha utilizzato la settima arte anche per sostenere iniziative legate ai diritti umani, alla differenza di genere, all’inclusione, alla disabilità. In che modo?

Da un evento a Piazza Fontana di Trevi - per "Emergenza Acqua", evento sponsorizzato interamente da Lottomatica con M. Gorbacev e 35 Premi Nobel, a vari spettacoli teatrali con e per Emergency nei primi anni 2000, all’Enciclopedia del pensiero femminile, serie di docufilm in collaborazione con l’Istituto Luce, sulle figure femminili che hanno lasciato un segno nella storia, progetto che vede ora un nuovo capitolo dedicato alle donne nello sport, per arrivare a contenuti pensati per essere inclusivi e progetti nelle case circondariali con i detenuti in media sicurezza, l’ultimo a Secondigliano, dedicato alla riscrittura di una sceneggiatura. 

Può parlare dei progetti cinematografici che ha ideato e realizzato?

Parlerei di quello a cui tengo di più in questo momento. Il progetto di un lungometraggio che si intitola L’Odore, tratto da un romanzo di Rocco Familiari, per la regia di K. Zanussi. Una storia complessa, che parla di affettività, amore e prigione. È per lavorare a questa sceneggiatura che sono stata a Secondigliano. Non volevo ‘inventare’ un carcere che non conoscevo e personaggi di contorno troppo lontani dalla realtà. Il laboratorio di scrittura è stato un’esperienza straordinaria. I detenuti avevano assistito alla rappresentazione teatrale ed è stato lo spunto per discutere e riflettere sull’affettività in carcere, l’amore vissuto a distanza, la famiglia, le controverse camere dell’amore. Sarà una coproduzione internazionale, che ha già ricevuto il sostegno della film Commission campana. L’altro progetto a cui stiamo lavorando in questo momento, con Verona Green Movie Land, è una serialità fiction storica, dedicata alla Signoria veronese dei Della Scala. Gli Scaligeri hanno regnato a Verona centoventicinque anni, dal 1262 al 1387, protagonisti di una storia politico culturale che merita di arrvare al grande pubblico.

Quanto è importante oggi, per un’impresa essere al passo con il  mondo dell’audiovisivo?

In un mondo in cui la letteratura scientifica sottolinea come la nostra soglia dell’attenzione sia inferiore ai 9 secondi del pesce rosso, comunicare in modo efficace diviene fondamentale per qualsiasi impresa. La qualità delle immagini e dello storytelling sono gli strumenti privilegiati per trasmettere contenuti, anche tecnici, ed emozioni. Non c’è racconto, senza emozione.

La 3F, società di produzione di cui è socia, sta sviluppando, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona, un format di animazione dedicato alla Costituzione spiegata ai più piccoli. Come è nata l’idea e quando sarà realizzato il progetto?

Il progetto è già in essere ed è nato da una combinazione, un caffè con mia cugina, Cecilia Pedrazza Gorlero, storica del Diritto Medievale e Moderno e coordinatrice del Laboratorio Ius Fiction, Diritto e Cinema, attività di didattica innovativa istituita dal Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Verona nel contesto del Progetto di Eccellenza 2018-2022. Una realtà straordinaria dell’Ateneo Veronese che si occupa, fra le sue attività, di analizzare i profili giuridici delle opere di finzione. Io le ho proposto di lavorare ex ante, anzichè ex post su un progetto nuovo. È stato l’incontro di due sensibilità, la mia per le questioni di cittadinanza, legate al godimento dei diritti costituzionali e dell’audiovisivo come strumento didattico, e quella di Cecilia, incline a coltivare il diritto nelle arti e... Così è nato C-team, cittadini di domani, format seriale di animazione per un target 5-7 anni. Le sceneggiature sono state elaborate con un team di docenti del Dipartimento: Stefano Catalano, Matteo Nicolini, Daniele Butturini, Enrico Andreoli e saranno testate grazie al progetto SODIRE legalità, dello stesso dipartimento. Un grazie particolare va ai miei soci, Francesco Testi e Francesco Primerano, che hanno creduto con me nel progetto.

Come sceneggiatrice ha un sogno nel cassetto?

Un fim di fantascienza… a cui lavoro nel poco tempo libero. Ai sogni non si lascia mai abbastanza spazio, ma chissà…

Ha realizzato Italy made with love con Patrick Greene, regista e produttore americano. La serie dedicata al miglior artigianato italiano, in onda sulla PBS, ha vinto l’Emmy 2023, quale outstanding educational and informational program.  il  Ha Si è aggiudicata anche il Telly award 2023, premio newyorkese per la produzione della stessa serie. Successi che hanno fatto conoscere ancora di più l’eccellenze del made in Italy. Ci sarà un altro progetto di questo tipo?

Ci sarà una seconda stagione e, spero, un episodio dedicato al Veneto, dopo Venezia. Hanno vinto il made in Italy e un modo un po’ diverso di raccontarlo. IMWL  nasce dall’unione di due prospettive, quella americana, ‘straniera’, che dell’Italia ama tradizioni, storia, cultura e folklore, anche un po’ sterotipati, e quella della produzione italiana, che ha proposto artigianalità, a volte poco comprensibili nell’immediato, ma che si sono rivelate vincenti nella narrazione e per il pubblico. C’è da dire che Patrick in questo ha un grande aiuto anche in casa, sua moglie Sara è italiana ed è la figlia di Dodi Battaglia. Alcuni dei nostri artigiani sono ora dei divi in USA e non solo, perchè la serie è distribuita anche in Europa e come in-flight entertainment nei voli in incoming verso l’Italia o su alcune compagnie da Crociera. Ricevono richieste commerciali dagli Stati Uniti che fanno espresso riferimento alla serie, domande di apprendistato. È la soddisfazione più grande e la dimostrazione di come l’audiovisivo sia il miglior strumento di marketing territoriale. Uno strumento che si può applicare allo stesso modo ad altro Made in Italy, alla nostra capacità di innovazione, alle DOP. Ci stiamo lavorando.