Il fondo norvegese perde 170 mld: contiene i danni solo grazie al petrolio
Guerra, inflazione e incremento dei tassi d'interesse hanno portato a rendimenti negativi in tutti i settori tranne che in quello energetico
Il fondo sovrano norvegese perde 170 miliardi
Il più grande fondo d'investimento al mondo per valore degli asset, quello sovrano norvegese, ha reso il 14,4% in meno nel primo semestre. Il che, tradotto in cifre, significa che la sua valutazione di mercato è scesa di 170 miliardi di euro, su un complessivo di oltre 1.100 miliardi. Il rendimento degli investimenti azionari del fondo è stato inferiore del 17%, con un ritorno sugli investimenti nel reddito fisso del -9,3% e del -7,1% in immobili. Peggio hanno fatto le rinnovabili, in calo del 13,3%. Il rendimento del fondo è stato di 1,44 punti percentuali, ovvero 156 miliardi di corone, superiore al rendimento dell'indice di riferimento.
"Il mercato è stato caratterizzato da tassi di interesse in aumento, alta inflazione e guerra in Europa. Gli investimenti in azioni sono in calo fino al 17%. I titoli tecnologici hanno registrato un andamento particolarmente negativo con un rendimento del -28%", afferma Nicolai Tangen, CEO di Norges Bank Investment Management (NBIM), il ramo della banca centrale norvegese che gestisce il fondo. Tutti i settori hanno registrato rendimenti negativi, ad eccezione dell'energia. "Nella prima metà dell'anno, il settore energetico ha guadagnato il 13%. Abbiamo assistito a forti aumenti dei prezzi di petrolio, gas e prodotti raffinati", spiega Tangen.