Il Giro d'Italia è stato finanziato con i fondi del Pnrr. La volata da 1,5mln

Contratto con Rcs Sport: ecco come l'Italia spende i fondi europei. Le cifre e i dettagli

di Redazione Economia
Filippo Ganna si ritira dal Giro d'Italia 2023 (foto Lapresse)
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Giro d'Italia e fondi Ue: nuovo scandalo sui soldi del Recovery

Mentre il ministro Fitto continua a ribadire che "i progetti per il Pnrr sono impossibili da realizzare", arriva la notizia di un nuovo paradosso tutto italiano: l'ultima tappa del Giro d'Italia verrà finanziata con i fondi Ue. Da una parte - si legge sul Fatto Quotidiano - non riusciamo a utilizzare le risorse, tanto che l’Europa ci bacchetta e il governo Meloni sembra pronto ad abdicare a una serie di progetti chiave. Dall’altra, però, abbiamo talmente tanti soldi da spendere, da buttarli in una serie di piccole o piccolissime iniziative che nulla dovrebbero centrare con un macropiano di investimenti strutturali per il futuro del Paese. Come, per l’appunto, l’organizzazione di una tappa ciclistica.

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Il gran finale del Giro d’Italia, domenica 28 maggio, - prosegue il Fatto - sarà quindi di nuovo a Roma. La maglia Rosa incoronata sulla via dei Fori imperiali. E poi villaggi, concerti, mostre: la grande bellezza per il Giro d’Italia, alla modica cifra di 1,7 milioni. Grazie ai soldi del Pnrr, con tanto di contratto tra il Campidoglio e Rcs, e sopra l’intestazione: "Finanziato dall'Unione europea – Next Generation EU". Il Comune ha stipulato un contratto con Rcs: solo la volata sui Fori Imperiali costerà 1,5 milioni di euro e tutto sarà finanziato dall'Europa. 

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