Balneari, obbligo di gare entro giugno 2027: il Cdm approva la riforma delle concessioni

Rienzi (Codacons): "Una presa per i fondelli". Mario Turco (M5s): "Una sonora pernacchia all'Ue"

di Redazione
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Economia

Balneari, plaude l'Ue: "Accogliamo con favore la decisione del governo" 

"La Commissione accoglie con favore la decisione odierna dell'Italia sul caso delle concessioni balneari. Ciò fa seguito a scambi costruttivi attraverso i quali la Commissione e le autorità italiane hanno raggiunto un'intesa comune sul quadro legislativo della riforma delle concessioni balneari italiane alla luce del diritto dell'Ue, con una soluzione globale, aperta e non discriminatoria che copra tutte le concessioni da attuare entro i prossimi tre anni". E' quanto spiega una portavoce della Commissione Ue.

"In questa fase la Commissione non ha preso alcuna decisione formale nell'ambito della procedura di infrazione. La Commissione valuterà il decreto legge adottato dalle autorità italiane alla luce dell'intesa comune", spiega la portavoce di Palazzo Berlymont, che aggiunge: "la Commissione rimarrà in stretto contatto con le autorità italiane per quanto riguarda le misure di attuazione e l'effettivo completamento del processo di gara e di rinnovo di tutte le concessioni esistenti, entro i tempi concordati".

Balneari, il Cdm approva la riforma delle concessioni

In riferimento "alla procedura di infrazione sulle concessioni balneari, la collaborazione tra Roma e Bruxelles ha consentito di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di aprire il mercato delle concessioni e l'opportunità di tutelare le legittime aspettative degli attuali concessionari, permettendo di concludere un'annosa e complessa questione di particolare rilievo per la nostra Nazione". Lo afferma una nota di Palazzo Chigi dopo il via libera del Consiglio dei ministri alla riforma delle concessioni balneari nell'ambito di un decreto legge che "consentirà di agevolare la chiusura di 16 casi di infrazione e di un caso EU Pilot".

Balneari, ecco i punti principali della riforma 

I punti principali della riforma delle concessioni balneari sono l'estensione della validità delle attuali concessioni fino al settembre 2027, l'obbligo di avviare le gare entro il giugno 2027, la durata delle nuove concessioni da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, al fine di garantire al concessionario di ammortizzare gli investimenti effettuati. Lo fa sapere Palazzo Chigi in una nota. C'è anche l'obbligo di assunzione di lavoratori impiegati nella precedente concessione, che ricevevano da tale attività la prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare, l'indennizzo per il concessionario uscente a carico del concessionario subentrante e pari al valore dei beni ammortizzabili e non ancora ammortizzati e all'equa remunerazione degli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. Tra i criteri di valutazione delle offerte, sarà considerato anche l'essere stato titolare, nei cinque anni precedenti, di una concessione balneare quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare

Vertice Meloni-Salvini-Tajani su balneari prima del Cdm

La questione della riforma delle concessioni balneari, a quanto si apprende, è al centro di un vertice fra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, prima del Consiglio dei ministri che era in programma alle 17.30 e dovrebbe iniziare a breve. Si attende di capire se in Consiglio dei ministri verrà esaminato il decreto con le nuove norme sulle concessioni balneari, oggetto nelle ultime ore di un confronto fra il governo e la Commissione europea. 

Balneari: bozza dl, proroga fino al settembre 2027

La concessioni balneari sono prorogate fino al settembre 2027 ma in caso di ragioni oggettive che impediscono il completamento della procedura di gara possono essere ulteriormente rimandate al 31 marzo 2028. Sostanzialmente se ne riparlerà nella prossima legislatura. E' quanto prevede la bozza del decreto contenente "Disposizioni urgenti in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali perfinalità turistico-ricreative e sportive" in arrivo oggi all'esame del Consiglio dei Ministri.

Bozza dl balneari, indennizzi a carico nuovo concessionario

Come si legge ancora nella bozza del decreto, nel caso di un nuovo concessionario, il concessionario uscente avrà "diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante". L'indennizzo è "pari al valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, compresi gli investimenti effettuati in conseguenza di eventi calamitosi debitamente dichiarati dalle autorità competenti o in conseguenza di sopravvenuti obblighi di legge, al netto" di aiuti o sovvenzioni pubbliche, e "pari a quanto necessario per garantire al concessionario uscente un'equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni". Quest'ammontare, si precisa, andrà stabilito sulla base dei criteri previsti con decreto del Mit, di concerto con il Mef, da adottare entro il 31 marzo 2025. 

Balneari: Codacons, proroga al 2027 è presa per i fondelli

La proroga delle concessioni Balneari al 2027, con possibilità di allungamento al marzo del 2028, rappresenta una presa per i fondelli e non risolve in alcun modo il nodo Balneari. Lo afferma il Codacons, commentando la bozza del decreto contenente "Disposizioni urgenti in materia di concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali perfinalità turistico-ricreative e sportive" in arrivo oggi all'esame del Consiglio dei Ministri.“ Con la decisione di prorogare le concessioni il governo rimanda alle calende greche la soluzione al problema, dimostrando di non saper affrontare adeguatamente la questione – afferma il presidente Carlo Rienzi – Una proroga che, se confermata, violerebbe non solo le disposizioni dell’Ue, ma anche le recenti decisioni del Consiglio di Stato, prolungando una insostenibile situazione di illegittimità che non fa onore al nostro Paese. Con la conseguenza che, fino al 2027 e in presenza di una condizione di illegalità sul fronte delle concessioni Balneari, chiunque potrà occupare le spiagge senza chiedere alcun permesso ai gestori dei lidi” – conclude Rienzi.

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Balneari: M5s, proroga triennale sarebbe pagliacciata finale

"In merito al lavoro del governo sui Balneari, le prime indiscrezioni sono a dir poco surreali. Una proroga triennale per le attuali concessioni, gia' dichiarate illegittime dal Consiglio di Stato, sarebbe davvero la pagliacciata finale del governo Meloni, dopo due anni di immobilismo totale. Una sonora pernacchia all'Ue, che ormai da anni chiede di aprire il settore alla concorrenza. Quello che purtroppo le forze di Centrodestra non comprendono e' che cosi' il settore verra' condannato a una paralisi cronica per altri tre anni, anche perche' gli attuali concessionari non avranno alcun interesse a realizzare investimenti e a migliorare il settore.

Una mazzata fatale per l'offerta turistica balneare italiana, che in questa estate ha tirato avanti con una stasi al limite del grottesco. Le decisioni di Meloni, Salvini e Tajani vengono prese solo guardando al tornaconto elettorale e non al bene del paese. Relativamente alla crescita economica dello zero virgola a cui ci sta condannando Meloni, il turismo e' "carburante" essenziale. Se davvero le decisioni del governo dovessero andare in questa dissennata direzione, rischiamo il disastro definitivo". Cosi' in una nota il vicepresidente M5s Mario Turco, coordinatore comitato Economia-Imprese, e il capogruppo M5s in commissione Finanze al Senato Marco Croatti. 

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