Immobiliare in crisi, i maxi tassi della Bce fanno crollare il mercato

Considerando per intero il primo semestre del 2023, il ribasso delle compravendite è stato del 13,7% (a quota 446.416)

di Redazione Economia
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Crolla il mercato immobiliare, i danni dei maxi tassi della Bce

Crollano le compravendite di case. Secondo i dati forniti dall’Istat, nel secondo trimestre del 2023 il mercato immobiliare ha registrato 235.725 convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari con una variazione negativa (non depurata dalle componenti stagionali del mercato) del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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Considerando, invece, il primo semestre del 2023 il ribasso delle compravendite è stato del 13,7% (a quota 446.416). Segni evidenti di come il settore cominci a scricchiolare sotto il peso di un tasso sui rifinanziamenti principali che è arrivato al 4,5%, ai massimi da quando esiste la Bce. "Anche se stiamo andando nella giusta direzione", con un ulteriore calo dell’inflazione in arrivo quest’anno, "non dobbiamo correre troppo" ha detto ieri il portoghese del direttivo della Bce Luis de Guindos.

Tornando all’analisi, il settore abitativo segna andamenti negativi in tutto il Paese (Nord-ovest -5,9%. Nord-est -5,1%, Sud -4,1%, Centro -2,4%), fatta eccezione per le Isole.  Rispetto al secondo trimestre del 2022, le transazioni immobiliari nel solo comparto abitativo diminuiscono del 16,7% e dell’1,5% nell’economico.

Pesa ovviamente la stretta sui mutui. Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con ipoteca immobiliare, infatti, sono state 78.512, in calo destagionalizzato del 7,3% sul trimestre e del 35,3% su anno (non destagionalizzato.