Immobiliare, Italia unico paese dell’Euro dove il prezzo delle case aumenta
La crescita dei prezzi degli immobili potrebbe arrestarsi nel 2025
Mercati immobiliari, l'Italia fa meglio dell'Eurozona: incremento moderato dei prezzi e crescita delle compravendite
Nel 2023, l'economia globale ha proseguito nel suo rallentamento, con prospettive di crescita ancora incerte nonostante alcune timide revisioni al rialzo. Sebbene i mercati finanziari internazionali sembrino più calmi rispetto all'anno precedente, grazie alle previste politiche monetarie più accomodanti, l'incremento dei tassi di interesse sui titoli di Stato negli Stati Uniti ha innescato una reazione a catena che inevitabilmente coinvolge anche altre economie di rilievo a livello globale.
Questo è il quadro riassuntivo fornito oggi dalla Banca d'Italia nel suo rapporto sulla Stabilità Finanziaria, che tra i punti elencati pone particolare focus sui mercati immobiliari. In primis dal rapporto emerge che le difficoltà riscontrate in alcuni paesi nel settore immobiliare commerciale (CRE) rappresentano una fonte di forte vulnerabilità soprattutto per gli intermediari finanziari.
Nel secondo semestre del 2023, il mercato immobiliare europeo ha subito una brutale stretta, con prezzi delle abitazioni nell'area dell'euro in caduta libera, segnando un declino del 1,6%. È importante sottolineare che, nonostante questa tendenza, i prezzi si sono mantenuti stabili rispetto alla prima metà dell'anno. Parallelamente, nel segmento commerciale, si è assistito a una nuova diminuzione dei prezzi nei principali paesi dell'area. In altre parole c'è stata una contrazione significativa, che è stata principalmente influenzata dal contesto tedesco con i prezzi degli immobili commerciali della Germania, che hanno subito un crollo del 12,1% su base annua nell'ultimo trimestre del 2023.
In contrasto, l'Italia si è distinta dal resto dell'euro zona registrando nel 2023 una crescita moderata nei prezzi delle case e un aumento delle transazioni immobiliari. Insomma, una vera svolta dopo quasi due anni di calo segnati dalle conseguenze della pandemia. Questo significa che nel contesto italiano, i prezzi delle case stanno aumentando moderatamente, e questo aumento si verifica sia in termini nominali (senza considerare l'inflazione) che in termini reali (considerando l'inflazione). Questo, secondo il rapporto, è dovuto principalmente alla diminuzione dell'inflazione.
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Tuttavia, i primi mesi del 2024 hanno già mostrato segnali di debolezza nella domanda di abitazioni. Secondo un'indagine di Immobiliare.it e rilanciata dal rapporto di Banca d'Italia, tra gennaio e febbraio, gli agenti immobiliari hanno identificato l'alto costo dei mutui come uno dei principali fattori che frenano gli acquisti.
In conclusione si prevede un rallentamento della crescita dei prezzi delle case nel 2024, con un completo arresto nel 2025. Nonostante ciò, analizzando le tendenze a lungo termine, dal report non emergono segnali di rischi di sopravvalutazione nel mercato residenziale, contrariamente, nel settore non residenziale, le compravendite hanno ripreso a crescere nella seconda metà del 2023.
Insomma, l'incremento moderato dei prezzi delle abitazioni e il ritorno alla crescita delle compravendite possono indicare una maggiore stabilità nel settore immobiliare, il che è un segno positivo per l'economia italiana nel suo complesso.
Per quanto riguarda l'Europa, la situazione è più sfumata. Mentre i risultati positivi in Italia sono incoraggianti, la diminuzione dei prezzi delle abitazioni nell'area dell'euro soprattutto in Germania, e il continuo calo nel settore immobiliare commerciale sono al momoento un forte segnale di preoccupazione.