Imprese a Roma, AEPI: impegno condiviso per vincere paura e assecondare speranze

Roma: il futuro delle imprese, tra paure e speranze

di Redazione
Economia

Imprese a Roma, AEPI: impegno condiviso per vincere paura e assecondare speranze

Le paure di non avere mezzi adeguati a fronteggiare le sfide della globalizzazione, per chi ha avuto la forza di reggere l’urto della pandemia. La speranza di resistere alle avversità e ripartire con forza e vigore, nell’interesse delle imprese stesse e dell’intero tessuto sociale, oltre che economico. E farlo facendo affidamento sull’impegno di associazioni datoriali in grado di supportare le imprese. Paure e speranze: due concetti apparentemente antitetici al centro del convegno tenutosi presso la Sala Carroccio del Palazzo Senatorio di Roma, promosso dalla Confederazione AEPI (Associazioni europee professionisti e imprese) e che ha visto relatori rappresentati delle istituzioni capitoline, esponenti delle forze politiche: la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli, l’assessora comunale all’Agricoltura e all’Ambiente Sabrina Alfonsi, e i consiglieri comunali Valeria Baglio (capogruppo Partito democratico), Marco Di Stefano (capogruppo Forza Italia), Francesca Leoncini (consigliera Italia Viva), Dario Nanni (gruppo consiliare Calenda Sindaco), Giovanni Quarzo (capogruppo Fratelli d’Italia). Onori di casa e conclusioni affidate a dirigenti di AEPI: rispettivamente il presidente di Aepi Città Metropolitana Gady Funaro e il presidente di AEPI Lazio Raffaele Scamardì.

Un’importante occasione di confronto scaturita anche e soprattutto dai preoccupanti dati relativi all’imprenditoria nella Capitale, come ha spiegato nella sua introduzione Gady Funaro: “Tra mortalità e denatalità delle imprese, la situazione è allarmante. E se la paura sovrasta la speranza la situazione non si invertirà. AEPI, realtà nuova e dinamica, si pone proprio questo duplice obiettivo: aprire una riflessione che coinvolga associazioni datoriali e istituzioni e allo stesso tempo agire per alleviare le paure e dare speranze, prendendo per mano le imprese e accompagnandole grazie a iniziative di formazione e progettazione, oltre che ai servizi prestati”, ha concluso Funaro.

Se di declino si parla, è innegabile l’impegno condiviso per fermarlo. A partire da quello della giunta, come ha detto la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli. “A Roma stiamo vivendo una nuova stagione di ripresa e di rigenerazione urbana. L’amministrazione capitolina sta mettendo in campo una grande opera di trasformazione con investimenti ingenti e scelte strategiche. Dobbiamo sentirci tutti protagonisti di questo momento favorevole. Anche e soprattutto le piccole e medie imprese e tutti i professionisti impegnati nei diversi settori perché rappresentano una parte fondamentale della ricchezza e delle potenzialità della nostra città”. Un impegno ribadito anche dall’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, che nel corso del suo intervento ha fatto il punto sullo stato dell’arte dell’impresa nel territorio, oltre che delineare le linee di intervento della giunta comunale e riconoscere la bontà del lavoro svolto da AEPI.

“La rete associativa datoriale e professionale costituita dalla Confederazione AEPI svolge un ruolo fondamentale per la valorizzazione delle piccole e medie imprese che costituisce la base del tessuto produttivo di Roma e del Lazio e, attraverso la formazione, per potenziare la capacità di intercettare bandi e finanziamenti messi a disposizione dall’Europa per migliorarne la competitività. Su questo fronte, per il rilancio dell’economia cittadina, come amministrazione è di cruciale importanza consolidare la sinergia con le imprese per rendere Roma davvero attrattiva per gli investimenti internazionali. Tra le azioni decisive – ha precisato l’assessora - vi sono la riqualificazione del tessuto commerciale del centro storico, la valorizzazione degli esercizi di vicinato e il potenziamento delle reti di impresa di concerto con i Municipi. A Roma, nel quadro produttivo generale, occupa un’assoluta rilevanza il comparto agricolo che nel territorio comunale conta oltre 2.200 aziende. Un settore che ha un ruolo fondamentale nella transizione ecologica e le cui produzioni di qualità vanno valorizzate attraverso il potenziamento dell’innovazione tecnologica, delle filiere, del raccordo con i mercati rionali, con la ristorazione e la distribuzione. Un altro settore di eccellenza a Roma e nel Lazio è quello legato all’economia circolare e alla sostenibilità ambientale per la produzione di materiali derivati dal riciclo e riuso, ad esempio, per le pavimentazioni urbane e nel recupero di carta, plastica, rifiuti organici e tessili”, ha concluso Alfonsi.

Seppur da diversi punti di vista e con differenti approcci, i rappresentanti delle forze politiche che hanno partecipato all’iniziativa di Aepi hanno convenuto sulla necessità di non lasciare chi decide di fare impresa o di continuare a farla. E se le istituzioni non intendono lasciar sole le imprese e i professionisti, tantomeno lo vogliono le associazioni datoriali, a partire da Aepi, come ha detto in chiusura Raffaele Scamardì, presidente regionale della Confederazione.

“Aepi si vuol porre come interlocutore a livello nazionale e territoriale per tutelare i bisogni quotidiani delle famiglie, delle piccole imprese, delle partite Iva e dei professionisti. Il nostro obiettivo oggi è quello di contribuire alla costruzione dell'agenda politica della regione e della città con competenza, efficacia, velocità e nuove energie”

Tags:
aepiimpreseroma