In arrivo un'ondata da 18 mln di turisti, ma in Italia pesa l'inflazione in aumento del 3,6%

I numeri dell'indagine di Demoskopika pubblicata in anteprima da Ansa. Il presidente Rio: "Inflazione 5 volte più alta di quella generale"

di Redazione
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Turisti a Roma
Economia

I turisti arriveranno, ma l'Italia dovrà fare i conti con l'aumento dell'inflazione turistica in aumento del 3,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Questa estate, in Italia, i turisti arriveranno e saranno tanti. Infatti, sono previsti flussi turistici in aumento a partire da agosto. Si parla di 18,2 milioni di arrivi (corrispondenti al +3,2% sul 2023) e di 85,6 milioni di presenze turistiche nella penisola (+0,8%). Lo dimostra un'indagine di Demoskopika che l'agenzia Ansa pubblica in anteprima. L'unico neo è che in concomitanza con il positivo arrivo dei visitatori pesa l'inflazione turistica tendenziale che è in crescita: viene calcolato un aumento del 3,6% a giugno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Per questo, il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, sostiene che è "necessario tenerla sotto controllo", visto che "è quasi 5 volte più alta rispetto a quella generale".

I numeri dell'indagine di Demoskopika

L'indagine condotta da Demoskopika e pubblicata da Ansa spiega come al fronte degli oltre 18 milioni di arrivi ad agosto e delle presenze turistiche (più di 83 milioni), pesi l'inflazione. A portare i "viaggiatori" in Italia è sicuramente la maggiore crescita del mercato estero, con più di 8,8 milioni di stranieri (+8%) in arrivo. La spesa prevista per i loro consumi è stimata intorno ai 18,8 miliardi di euro, ma il mercato italiano non può stare tranquillo proprio a causa della sopracitata inflazione. Infatti, sul versante della dinamica dei prezzi, nel mese di giugno 2024, Demoskopika calcola un tasso di inflazione turistica in crescita dell'1,2% su base mensile (inflazione congiunturale) e del 3,6% su base annua (inflazione tendenziale) dovuto in gran parte ai servizi ricettivi e di ristorazione che assorbono l'86% dell'incremento tendenziale dei prezzi.

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Se si confrontano, però, il nostro Paese e le altre destinazioni europee, emerge che l'indice armonizzato dei prezzi del consumo (Ipca) registra incrementi su base annua per l'Italia del tasso di inflazione turistica tra i meno alti del Vecchio Continente. L'indagine indica al 3,9% la dinamica dei prezzi del "paniere turistico" calcolato da Demoskopika, dato che colloca l'Italia al quarto posto tra le destinazioni "meno inflazionate", preceduto solo da Svezia (3,8%), Francia (3,2%) e Portogallo (3,1%). A presentare, invece, un andamento più elevato dell'Italia sono le altre destinazioni, ovvero Paesi Bassi (6,9%), Polonia (6,5%), Austria (6,2%), Grecia (6,0%), Germania (5,6%) e Spagna (5,1%).

Le parole del presidente di Demoskopika, Raffaele Rio

Secondo il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, per contrastare l'inflazione turistica serve "un'azione concreta, da sviluppare nel dettaglio", come "potrebbe essere il Tourism Prime Day, da promuovere due volte l'anno che potrebbe offrire sconti più che significativi su viaggi, alloggi e attività turistiche per 48 ore, mirato a stimolare la domanda durante la bassa stagione". Rio è convinto che "coinvolgendo piattaforme di prenotazione, compagnie aeree, hotel e attrazioni, l'evento creerebbe un'esperienza di acquisto unica e urgente. L'obiettivo", ha concluso il presidente, "sarebbe rendere il turismo più accessibile, distribuire meglio i flussi turistici durante l'anno, alimentare la reputazione delle destinazioni cosiddette 'minori' e ridurre l'inflazione del settore, con un impatto stimato tra lo 0,2% e l'1% sull'inflazione annua".