In cinque mesi oltre 800mila contratti. RdC, in arrivo altri 32mila "sms-stop"
Fino a maggio 2023 sono quasi 3 mln e mezzo i rapporti di lavoro attivati. Nuova tranche di blocchi al Reddito di cittadinanza: raggiunta quota 240mila
Lavoro, Inps rileva un saldo positivo di oltre 800mila contratti
Nei primi cinque mesi dell'anno sono stati attivati 3.407.947 nuovi rapporti di lavoro nel settore privato, nel complesso quasi allineate allo stesso periodo del 2022 (-0,6%), mentre le cessazioni sono state 2.598.276, (-3% del 2022) con un saldo positivo di 809.671 contratti. Di questi, 274.230 sono a tempo indeterminato e 191.278 a termine. La variazione netta dei contratti a tempo determinato nel solo mese di maggio supera quella degli stabili (50.047 contro 23.867). È quanto emerge dall'Osservatorio Inps sul precariato.
Tra gli altri dati si evidenzia che le trasformazioni da tempo determinato fino a maggio 2023 sono risultate 340.000, ancora in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+10%). Concorrono a questo risultato i contratti a tempo indeterminato (-9%), i contratti in apprendistato (-6%), i contratti in somministrazione (-8%). In aumento risultano le cessazioni di contratti a tempo determinato (+1%), contratti stagionali (+3%) e di lavoro intermittente (+5%).
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Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, a maggio è positivo per 478.000 posizioni di lavoro. Per il tempo indeterminato la variazione risulta pari a +385.000 unità. Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nei primi cinque mesi del 2023 - considerando quindi sia le assunzioni che le variazioni contrattuali - presentano una variazione negativa pari al -11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
I dati sulle attivazioni del 2023, viene spiegato, risentono del fatto che le circolari attuative sugli esoneri totali previsti dall'ultima manovra sono state pubblicate nel mese di giugno. L'agevolazione "Decontribuzione Sud" segna una modesta crescita (+7%) confermandosi come l'agevolazione di maggior impatto, quantomeno per il numero di dipendenti coinvolti.
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Inps, nuova tranche di stop per i percettori del RdC: altri 32mila sms
Dopo i 159mila sms arrivati a fine luglio ai percettori del reddito di cittadinanza che non avevano più titolo per riceverlo domani ne saranno inviati altri 32.850. Lo ha detto il direttore centrale della comunicazione dell'Inps, Diego de Felice ad Agorà su Rai3. Da settembre a dicembre ne arriveranno altri 40mila.
La legge prevede la cessazione del reddito di cittadinanza dopo sette mensilità nel 2023 nel caso di famiglie che non hanno tra i loro componenti minori, disabili o over 60 e che non sono in situazione di disagio sociale accertato. Nel complesso saranno circa 240mila i nuclei ai quali verrà comunicata la sospensione del reddito di cittadinanza.