Incentivi 2022 auto, prenotazioni al via: come fare domanda e quanto spetta

Partono le prenotazioni del bonus per l'acquisto di auto, moto e veicoli commerciali a basse emissioni: sul tavolo del Mise oltre 600 milioni di risorse

(Fonte immagine: Pexels) 
Economia
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Ecobonus auto 2022 al via: a chi spetta, come fare domanda e a quanto ammonta. La guida di Affari 

Dopo tanta attesa il fatidico giorno è arrivato: da oggi, mercoledì 25 maggio, migliaia di italiani potranno fare domanda per ottenere il bonus per l'acquisto di auto, moto e veicoli commerciali a basse emissioni.

Da questa mattina è infatti attiva la piattaforma ecobonus.mise.gov.it, gestita da Invitalia, che consente ai concessioni di prenotare direttamente gli incentivi, ovvero i contributi per l'acquisto di nuovi veicoli, auto e moto, non inquinanti.

Ma di che cosa si tratta nello specifico? L'ecobonus è di fatto la misura promessa dal Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, che offre contributi per l'acquisto di veicoli a ridotte emissioni. L'obiettivo è appunto quello di ridurre l'impatto ambientale e inquinante dei veicoli ormai obsoleti.

Bonus auto, le risorse in campo 

Altra nota positiva è la quantità di risorse messe in campo. L'esecutivo, al fine di conseguire target green sempre più in linea con gli altri Paesi europei, ha messo sul tavolo oltre 600 milioni di euro, più precisamente 650, ripartendole per tipologie di veicoli.

Alle auto elettriche della fascia 0-20 andranno infatti ben 220 milioni di euro, alle ibdride plug-in nella fascia 21-.60 andranno invece 225 milioni di euro. Mentre per quelle ibride, benzina e benzina a basse emissioni l'ammontare è di 170 milioni. Per motocicli e ciclomotori vengono invece stanziati 10 milioni, per i veicoli non elettrici e 15 milioni per gli elettrici. Ai veicoli commerciali i restanti 10 milioni.

Bonus auto 2022, a chi spetta 

Ma come è possibile ottenere l'ecobonus? Seguendo le indicazioni presenti nel decreto pubblicato lo scorso 16 maggio in Gazzetta ufficiale, all'ecobonus possono accedere tutti coloro che hanno effettuato acquisti dal 16 maggio 2022 al 31 dicembre 2022. A tal proposito i venditori devono confermare le operazioni entro 180 giorni dalla data di apertura della prenotazione.

Ma non è tutto. Come spiega il sito Qui Finanza “vi sono anche requisiti relativi al mantenimento della proprietà del veicolo acquistato con l’incentivo”. Come indicato dal governo “per auto, moto e ciclomotori, esclusi veicoli commerciali di categoria N1 e N2, è stato fissato questo tempo a: 12 mesi nel caso di acquirente persona fisica, 24 mesi nel caso di acquirente persona giuridica”.

Mentre per la proprietà, continua il sito finanziario, “deve essere compilata una dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato almeno per 12 mesi, che dovrà essere presentata al concessionario al momento dell’acquisto”.

Incentivi auto, come fare domanda

L'ecobonus può essere richiesto solo da due enti: concessionari o rivenditori, gli unici soggetti autorizzati a gestire le procedura di prenotazione ed erogazione dell'ecobonus. Alla piattaforma messa a disposizione del Mise si può registrare sempre e solo il concessionario dunque, per conto dei suoi clienti: per farlo bisogna collegarsi alla pagina dedicata sul sito ecobonus. Il concessionario o il rivenditore riconosce al cliente l’ecobonus tramite compensazione con il prezzo di acquisto del nuovo veicolo.

Incentivi auto 2022, a quanto ammonta il bonus 

Tante le novità in arrivo anche sul fronte degli importi degli incentivi auto 2022. In particolare, per le auto  di categoria M1 con emissioni comprese tra 0-135 g/km CO2, euro 6, sono stati aggiornati i limiti di prezzo di listino del veicolo nuovo e gli importi dei contributi concessi, tenuto conto della fascia di emissione e della presenza del veicolo da rottamare, fino ad euro 4.

Nel dettaglio, sul sito di Qui Finanza, gli importi vengono così riportati: “per la fascia 0-20 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a 35mila euro (IVA esclusa) e il contributo è di 3mila euro senza rottamazione e 5mila euro con la rottamazione”. “Per la fascia 21-60 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a 45mila euro (IVA esclusa) e il contributo è di 2mila euro senza rottamazione e 4mila euro con la rottamazione”. Infine, per “la fascia 61-135 g/km CO2 il prezzo di listino non deve essere superiore a 35mila euro (IVA esclusa) e il contributo è di 2mila euro esclusivamente con la rottamazione”.

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