Industria, battuta d'arresto a maggio. Ma stop temporaneo. Bene i consumi

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Economia
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Battura d'arresto congiunturale per la produzione industriale. Dopo cinque mesi di crescita continua, a maggio l'indice destagionalizzato diminuisce dell'1,5% rispetto ad aprile. Nella media del periodo marzo-maggio, spiega sempre l'Istat, il livello della produzione però cresce dell'1,2% rispetto ai tre mesi precedenti.

L'indice destagionalizzato mensile mostra diminuzioni congiunturali in tutti i comparti: variazioni negative caratterizzano infatti l'energia (-5,2%), i beni strumentali (-1,8%) e nella stessa misura i beni di consumo e i beni intermedi (-0,8%). Corretto per gli effetti di calendario, a maggio 2021 l'indice complessivo aumenta in termini tendenziali del 21,1% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 21 contro i 20 di maggio 2020).

Si registrano incrementi tendenziali per i beni intermedi (+28,8%), i beni strumentali (+25,2%) e quelli di consumo (+15,8%) mentre diminuisce lievemente il comparto dell'energia (-1,9%). I settori di attivita' economica che registrano i maggiori incrementi tendenziali sono la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+40,1%), la fabbricazione di mezzi di trasporto (+39,1%) e le altre industrie manifatturiere (+35,8%).

Flessioni tendenziali si registrano solo nelle attività estrattive (-16,2%), nella produzione di prodotti farmaceutici di base (-3,6%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-0,3%). Rispetto a febbraio 2020, mese antecedente l'inizio dell'emergenza sanitaria, a maggio il livello dell'indice è inferiore dello 0,8%.

L'Istat sottolinea anche come le prospettive per l'economia italiana si mantengano particolarmente favorevoli e siano confermate dalla decisa ripresa della fiducia di consumatori e imprese.  Il progresso delle campagne vaccinali e le politiche di sostegno ai redditi di famiglie e imprese, spiega l'istituto nella Nota mensile sull'andamento dell'economia italiana, continuano a trainare la ripresa internazionale e in Italia prosegue il recupero dell'attività economica che è atteso estendersi anche ai servizi. Nella media del periodo marzo-maggio, il livello della produzione industriale è aumentato rispetto ai tre mesi precedenti.

Nel mercato del lavoro, si sono rafforzati i segnali di miglioramento dell'occupazione, trainata prevalentemente da quella a tempo determinato, in presenza di una progressiva riduzione della quota di inattivi e di un marginale calo della disoccupazione. Le attese sull'occupazione da parte delle imprese mantengono un profilo espansivo.

(Segue: per l'Istat possibile ripresa dei consumi nel secondo trimestre)

A giugno, prosegue la spinta dei prezzi dei beni energetici sull'inflazione al consumo, che rimane comunque sui livelli del mese precedente. Il differenziale tra la nostra inflazione e quella dell'area euro si mantiene negativo, continuando a rappresentare un fattore positivo per la competitività internazionale. Nel primo trimestre, condizionato ancora dalla presenza di misure di contenimento sociale, e' proseguito l'aumento congiunturale della propensione al risparmio delle famiglie consumatrici (+1,8 punti percentuali) a sintesi di un incremento del reddito disponibile (+1,5%) e di una riduzione dei consumi.

Le indicazioni disponibili suggeriscono una possibile ripresa dei consumi nel secondo trimestre. Nel mercato del lavoro, si sono rafforzati i segnali di miglioramento dell'occupazione, trainata prevalentemente da quella a tempo determinato, accanto alla progressiva riduzione della quota di inattivi. Le attese delle imprese sull'occupazione a giugno hanno mantenuto un orientamento positivo, attestandosi su valori decisamente elevati.