L'industria italiana non si rialza più, fatturato in rosso per il 21esimo mese di fila. I dati Istat

A dicembre 2024, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra una flessione del 7,2%

di redazione economia
Economia

Industria, Istat: a dicembre fatturato -2,7%, -7,2% su anno

Nel mese di dicembre si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca in termini congiunturali del 2,7% in valore e del 2,5% in volume, con dinamiche negative sul mercato interno (-3,0% in valore e -2,7% in volume) e su quello estero (-2,1% in valore e -2,3% in volume). Per il settore dei servizi, si osserva un incremento dello 0,3% in valore e una diminuzione dello 0,1% in volume, con una dinamica positiva nel commercio all’ingrosso (+1,0% in valore e +0,8% in volume) e lievemente negativa negli altri servizi (-0,2% in valore e -0,4% in volume). Lo rileva l'Istat.

Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a dicembre un aumento congiunturale per l’energia (+2,8%), mentre risultano in diminuzione i beni strumentali (-5,3%), i beni intermedi (-3,0%) e i beni di consumo (-1,1%). Nell’ultimo trimestre del 2024, in termini congiunturali, il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, registra un aumento sia in valore (+0,4%) sia in volume (+0,2%).

Nello stesso arco temporale il fatturato dei servizi registra una variazione positiva dello 0,8% in valore e dello 0,7% in volume. Su base tendenziale, a dicembre 2024, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra una flessione del 7,2% in valore (-7,0% sul mercato interno e -7,5% su quello estero) e del 7,7% in volume (-8,3% sul mercato interno e -6,4% sul mercato estero). I giorni lavorativi di calendario a dicembre 2024 sono stati 20 contro i 18 di dicembre 2023.

Gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano, su base annua, un marcato calo per i beni strumentali (-9,4%), per i beni intermedi (-8,9%) e per l’energia (-5,2%) e flessioni più contenute per i beni di consumo (-2,7%). Nei servizi si osservano aumenti tendenziali dell’1,9% in valore e dello 0,1% in volume. Si registrano incrementi nel commercio all’ingrosso (+0,6% in valore e +0,3% in volume); per gli altri servizi cresce il fatturato in valore (+3,3%) mentre è in lieve flessione il volume (-0,2%).

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