Inflazione a luglio: Italia all'1,3%, l'area euro cresce al 2,6%. Incerto il taglio dei tassi Bce a settembre
Pesa il comparto energetico. I dati supportano l’atteggiamento cauto della Bce su un taglio dei tassi già a settembre
Inflazione: Istat stima +0,5% a luglio, sale a +1,3% su anno
Secondo le stime preliminari, nel mese di luglio l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,5% su base mensile e dell’1,3% su base annua, da +0,8% del mese precedente. Lo comunica Istat.
La risalita dell’Inflazione si deve in primo luogo all’accelerazione su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e all’attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,1%). Un sostegno all’Inflazione deriva inoltre dall’andamento dei prezzi dei Tabacchi (da +3,4% a +4,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4% a +4,4%). Per contro, in rallentamento risultano i prezzi dei Servizi vari (da +1,8% a +1,5%), dei Beni non durevoli (da +1,3% a +1%), dei Beni alimentari lavorati (da +2% a +1,8%), dei Beni alimentari non lavorati (che scendono a -0,3%, dal +0,3% del mese precedente) e dei Beni durevoli (da -1% a -1,2%).
A luglio l’Inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera lievemente (da +1,9% a +1,8%). La dinamica tendenziale dei prezzi dei beni, pur restando negativa, registra una risalita (da -0,7% a -0,1%) e quella dei servizi è in lieve accelerazione (da +2,8% a +3%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si porta quindi a +3,1 punti percentuali (dai +3,5 di giugno). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano su base tendenziale (da +1,2% a +0,8%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2% a +1,9%). L’aumento congiunturale dell’indice generale riflette, per lo più, la crescita dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (+5,5%), dei Beni energetici non regolamentati (+3,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,4%) e dei Beni alimentari lavorati (+0,3%). Gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,4%). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo Ipca diminuisce dello 0,8% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto, e aumenta dell’1,7% su base annua (in accelerazione da +0,9% di giugno).
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Eurozona: stima inflazione luglio al 2,6%, dal 2,5 di giugno
L'inflazione annuale dell'eurozona dovrebbe essere del 2,6% a luglio, rispetto al 2,5% di giugno secondo una stima flash di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. Guardando le principali componenti dell'inflazione dell'area dell'euro, i servizi dovrebbero avere il tasso annuo più alto (4,0%, rispetto al 4,1% di giugno), seguito da cibo, alcol e tabacco (2,3%, rispetto al 2,4%), energia (1,3%, rispetto allo 0,2% di giugno) e beni industriali non energetici (0,8%, rispetto allo 0,7% di giugno).