Inflazione, Bce lenta e “testarda” nel cambiare strategia

Senza abbassare i tassi si rischia di deprimere l’economia del Vecchio Continente

di Daniele Rosa
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Jerome Powell Christine Lagarde
Economia

Inflazione, Bce lenta e testarda nel cambiare strategia

Quando l'inflazione ha rialzato nel mondo la testa, circa due anni fa, la Fed,molto velocemente, è partita con una serie di rialzi dei tassi. La Bce, dal canto suo, ha invece perso tempo ed ha iniziato la sua strategia rialzista solo quattro/cinque mesi dopo. Adesso che l’inflazione sta velocemente calando (in America è già al 3%) le banche centrali devono decidere quando sarà il momento di far calare i tassi. Sia la Fed che la Bce sembrano strette tra la paura di dichiarare vittoria o invece mantenere  il pessimismo e parlare di recessione. Ma i mercati stanno già anticipando il trend di calo inflattivo e soprattutto immaginano  l’atterraggio in un momento economico di deflazione. Tale momento sta già costringendo i banchieri ad immaginare un cambio di rotta anticipato, anche dalla primavera 2024.

Inflazione, la Fed si muove più rapidamente della Bce

Ma anche in questo caso sembra che la Fed si muova più velocemente della sorella europea. Infatti sono molti gli osservatori convinti che l’organizzazione guidata da Christine Lagarde, cosi teutonica nella strategia rialzista, potrebbe non vedere questo calo generalizzato dei prezzi e far rallentare ancora di più l’economia del Vecchio Continente. Mentre la Fed, dal canto suo,  ha già annunciato la prossima possibile inversione di tendenza la Presidente Lagarde ha smorzato tutti gli entusiasmi dichiarando  che “il Consiglio non ha mai discusso di abbassare i tassi. È come gli stati solido, liquido e gassoso: non si passa dallo stato solido allo stato gassoso senza passare attraverso la fase liquida". Fortunatamente però l’economia reale i prezzi nell’area euro stanno calando dando sollievo anche alle famiglie e alle imprese. Francia e Germania sono ancora "impantanate" da economie frenate e Spagna e Italia, pur con qualche movimento in più, non fanno certo di meglio. Le previsioni di crescita di tutta Europa sono state abbassate, dalla Bce ,sia per il 2023 che per il 2024.

Inflazione, la Fed annuncia cambi di direzione sui tassi

Mentre la Fed lo annuncia la Bce sta solo lentamente gettando le basi per i futuri tagli dei tassi di interesse. Tagli presumibilmente previsti (forse) per il giugno 2024. Gli esperti ritengono che la BCE potrebbe restare indietro rispetto a quanto sta accadendo nell’economia reale. La disinflazione sta procedendo più velocemente di quanto previsto dalla maggior parte degli economisti e la Bce ne sta sottovalutando la velocità. Ci sono sensazioni tra gli esperti che considerano come l’ultimo miglio per raggiungre il 2% sarà quello più difficile. La BCE ora sta commettendo lo stesso errore di quando l’inflazione è aumentata. "Allora sottovalutava la velocità dell'aumento dell'inflazione, mentre ora sottovaluta la velocità della caduta". Il problema è soprattutto che la mano pesante dell’Eurobank può deprimere ulteriormente l’economia. “La politica monetaria è ora severa, proprio mentre l’inflazione si avvicina all’obiettivo del 2%. Se questa visione è corretta, l’inflazione continuerà a diminuire mentre la crescita ristagnerà. Ancora una volta, le banche centrali dovranno cedere alle dichiarazioni precedenti e tagliare rapidamente i tassi di interesse”. Così dicono molti osservatori sperando che la Bce prima o poi giunga alle stesse valutazioni. Per il bene dell'economia di tutta Europa.