Inflazione, cosa il mondo bancario ha imparato da questi anni di instabilità
Le politiche di Fed e Bce, anche se in ritardo, si sono dimostrate corrette
Inflazione, le lezioni imparate dalle Banche Centrali
Quali sono state le caratteristiche di questa inflazione che ha colpito il mondo dal 2012? Quali paesi ha toccato maggiormente? Le risposte della Banche Centrali sono state corrette? Cosa si è imparato in questi anni di tassi in crescita che mai si erano visti da decenni? Sono alcune delle domande che tanti si sono fatti e che meritano risposte da parte di analisti ed economisti. Innanzitutto occorre dire che l’inflazione ha toccato sia i paesi emergenti che quelli in via di sviluppo e che ha avuto una dinamica di crescita più veloce del previsto. Infatti il World Economic Outlook (WEO) del FMI, nelle sue analisi prendeva che l’inflazione nei paesi avanzati sarebbe stata intorno al 2% durante il periodo 2022-23. ma già sei mesi prima il trend era raddoppiato al 4% con previsioni dell’8% nel 2023. Questo trend rialzista è stato causato anche da alcuni shock economici globali di dimensioni epocali. Tra questi la debolezza delle catene di approvvigionamento post-Covid che non hanno retto la velocità delle riaperture dopo la pandemia e poi, alla fine del 2021 e nel 2022, l’aumento dei prezzi delle materie prime per l’invasione russa in Ucraina. E le percentuali di inflazione sono state diverse da paese a paese. Limitate al 4% in Svizzera e Giappone , ad esempio, ma esplose fino al 14% in paesi come Brasile , Svezia e Cile.
Inflazione, le risposte di Fed e Bce a questo terremto
A questo terremoto la Fed ha risposto piuttosto velocemente mentre la Bce ha pensato di intervenire con ben quattro mesi di ritardo. In ogni caso entrambi gli organismi finanziari sono stati colti di sorpresa dall’aumento dei prezzi. Ma dal 2022, in tempi diversi, entrambi hanno reagito con aumenti dei tassi a raffica. In ogni caso tutte le banche centrali hanno seguito una strategia similare: hanno aumentato rapidamente i tassi al di sopra del tasso di interesse che stabilizza l’inflazione al suo obiettivo, hanno calibrato con attenzione i tassi e soprattutto li hanno mantenuti (ed ancora li stanno mantenendo) ancorati fino a quando sarà si avrà la certezza che l’inflazione è stata vinta.
Inflazione, cosa si ha imparato da questi anni complicati
Questa strategia, obiettivamente, sembra essere stata vincente. Perchè l’inflazione sta rallentando esenza che il mercato del lavoro, leva importante di sviluppo si stia dimostrando vivace. Anzi in molti paesi il trend di creazione di posti di lavoro ( in primis in Usa ) non è mai stato così forte da decenni. Il tutto non senza morti e feriti come la crisi del 2022 in UK, il crollo del Credit Suisse o delle banche legate all’High Tech negli Stati Uniti. Che cosa si è potuto apprendere da questo periodo tormentato ? Primo: l’infazione è come il terremoto, difficile da prevedere. Secondo: i tassi di interesse sono lo strumento perfetto per rendere dure le condizioni finanziarie. Terzo: le banche centrali dovrebbero calibrare i tassi adeguandoli ai momenti economici. Quarto: la politica fiscale attiva può contribuire a stabilizzare l’inflazione. Quinto: aumenti dei tassi troppo rapidi possono peggiorare la sostenibilità del debito pubblico e creare pressioni politiche sulle banche centrali. Sesto: bisogna sapere prima che gli aumenti dei tassi creeranno instabilità finanziaria e quindi prepararsi ad azioni adeguate. Certo è che questo periodo storico è stato una grande palestra di allenamento che ha rafforzato tutte le banche le quali, nonostante tutto, sono riuscite a fare utili inaspettati.