Inps-Gedi, il tribunale di Roma chiede l'archiviazione per Corradi

L'accusa, verso i vecchi vertici di Gedi, è di aver orchestrato una truffa ai danni dell'Istituto di previdenza

di Redazione Economia
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(foto Ipa)
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Corrado Corradi, disposta l'archiviazione dal tribunale di Roma

Il Tribunale di Roma avrebbe disposto l'archiviazione per Corrado Corradi nell'ambito della presunta truffa di Gedi ai danni di Inps. Lo riporta Dagospia. Il direttore generale e amministratore delegato di Gedi News, la società riconducibile alla famiglia Elkann-Agnelli che edita, tra gli altri, Repubblica, La Stampa e il Secolo XIX dovrebbe quindi uscire di scena da una querelle che era stata sollevata il mese scorso.

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Ricordiamo che i magistrati indagano sull'eventuale coinvolgimento del vecchio management del Gruppo Gedi per una presunta truffa ai danni dell’Istituto nazionale di previdenza (INPS), che si è trovato un buco da 22,2 milioni. Si tratterebbe di un illecito risparmio per il gruppo, che ha portato la Guardia di Finanza a sequestrare preventivamente quasi 40 milioni di euro. L’indagine che vede indagate 101 persone ha portato a identificare 79 lavoratori mandati in prepensionamento tra i 49 e 56 anni, la maggior parte dei quali senza i requisiti necessari.  L’obiettivo di questa presunta truffa sarebbe stato scaricare sull’Inps il costo di lavoratrici e lavoratori considerati di troppo, con un risparmio significativo per l’azienda che, così facendo, alleggerisce i propri conti.

Addirittura, il sistema - portato avanti per anni - si sarebbe retto su alcuni "trucchetti": fittizi demansionamenti, libretti di lavoro falsificati, timbri contraffatti. Addirittura, il coinvolgimento di aziende esterne completamente all'oscuro di tutto. La presunta truffa sarebbe stata possibile anche grazie al coinvolgimento di soggetti interni all’INPS.