Intelligenza artificiale, le aziende investono troppo e i danni si vedono. L'esempio di Facebook e Microsoft dovrebbe aprire gli occhi
Nonostante i risultati brillanti, gli investitori hanno una nuova preoccupazione
Intelligenza artificiale, le aziende investono troppo e i danni si vedono. L'esempio di Facebook e Microsoft dovrebbe aprire gli occhi
L'intelligenza artificiale e le aziende tecnologiche coinvolte nello sviluppo stanno diventando per Wall Street un'arma a doppio taglio. Infatti sia Meta (Facebook) sia Microsoft nonostante i risultati che hanno battuto le stime degli analisti (grazie ai maggiori ricavi dovuti all'intelligenza artificiale) hanno visto i loro titoli in calo in quanto gli investitori sono preoccupati per il costante aumento degli investimenti dovuti proprio allo sviluppo dell'Ai.
Infatti Meta, la holding che possiede Facebook, ha scritto nel comunicato dei conti del terzo trimestre di una "significativa accelerazione" delle spese infrastrutturali legate allo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Mentre Microsoft ha previsto un rallentamento della crescita della sua attività cloud Azure, segnalando che i già ingenti investimenti in AI dell'azienda non sono sufficienti a tenere il passo con il veloce e costoso sviluppo dell'intelligenza artificiale. Eppure proprio le scommesse degli investitori sui titoli delle società legate all'Ai hanno spinto Wall Street ai massimi storici.
LEGGI ANCHE: Il vantaggio di Trump nei sondaggi rafforza il dollaro. Ma per gli investitori guadagni stellari con la vittoria di Harris. ecco perché
Il risultato è un calo delle quotazioni nel preborsa di Facebook del 4% e di Microsoft di circa il 3%. Sono scesi anche altri titoli come la regina del mercato dei chip per l'intelligenza artificiale Nvidia e Alphabet, ossia Google. La tornata dei risultati trimestrali non è finita: questa sera sono previsti altri risultati di aziende cruciali per il cloud come Amazon e quelli della regina degli smartphone Apple.
Quanto ai numeri i ricavi per Meta sono arrivati a 40,59 miliardi di dollari, superiori alle stime degli analisti che si fermavano a 40,29 miliardi di dollari. I risultati del gigante dei social media sono arrivati dopo quelli di Alphabet e Snap, che hanno entrambi battuto le stime sui ricavi del terzo trimestre grazie anche all'aumento delle vendite di pubblicità assistita dall'intelligenza artificiale.
Meta come le altre Big Tech, ha investito molto per capitalizzare il boom dell'IA generativa. Nel terzo trimestre l'azienda ha affrontato costi totali di 23,2 miliardi di dollari e investimenti per 9,2 miliardi di dollari e nel comunicato che ha accompagnato i conti ha messo in guardia da "una significativa accelerazione della crescita delle spese infrastrutturali l'anno prossimo, per l'aumento dell'ammortamento e delle spese operative del nostro parco infrastrutture per l'Ai".
Anche Microsoft nel terzo trimestre chiusi ha battuto le stime degli analisti con ricavi pari a 65,6 miliardi di dollari mentre le previsioni si fermavano a 64,5 miliardi. Anche in questo caso la parte del leone l'ha fatta l'aumento dei ricavi sul cloud dovuto alla crescita nell'impiego da parte delle aziende dell'intelligenza artificiale. Oltre alla crescita degli investimenti bisogna sottolineare che sul cloud c'è sempre più concorrenza e anche nell'Ai dove Microsoft ha molto investito dato che detiene una quota di maggioranza di Open Ai, società che ha sviluppato ChatGpt.