Inter, il controllo di Suning passa ad Alibaba, Xiaomi e al partito comunista

Occhi sull'assemblea dell'Inter di domani e sul blitz del fondo americano Oaktree. Il destino della proprietà cinese del club nerazzurro

Jack Ma, fondatore di Alibaba
Economia
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A 24 ore dall’assemblea dell’Inter che segnerà la definizione dei rapporti parasociali tra l’attuale proprietà (Suning.com e il fondo americano Oaktree), la famiglia Zhang, che ha fondato Suning nel 1990 e aveva circa il 35% del capitale, perde il controllo del gruppo di elettronica al consumo quotato alla Borsa di Shenzhen. Un fondo del governo locale cinese (della provincia di Jiangsu), partecipato anche da un gruppo di investitori privati tra cui il colosso dell’e-commerce Alibaba, fondato da Jack Ma, Xiaomi (smartphone) e Haier (elettrodomestici), ha rilevato dalla famiglia Zhang circa il 17% di Suning.com. Un'operazione, secondo quanto riportato dal Financial Times, da 1,4 miliardi di dollari.


Zhang Jindong

Ora il principale azionista singolo è Alibaba (circa 20%) ma l'influenza dominante è quella dell'autorità pubblica. I nuovi investitori cinesi hanno creato un fondo denominato Jiangsu New New Retail Innovation Fund Phase II, dal valore di circa 1 miliardo di dollari. Ciò che non è ancora chiaro è se nella transazione, ovvero il 17% di Suning.com passato dalla famiglia Zhang al fondo, è stata la stessa famiglia ad aver incassato 1,4 miliardi o se c'è stato un impegno contestuale a utilizzare i fondi a copertura dei debiti del gruppo.

Stando a quanto riporta il Financial Times, la ristrutturazione di Suning riflette la nuova strategia del governo di Pechino di schierare società private insieme a istituti di credito statali per salvare conglomerati carichi di debiti, per attenuare i rischi derivanti dall'instabilità finanziaria e dalla perdita di posti di lavoro. In seguito all'accordo le azioni di Suning sono salite in borsa del 10%, dopo aver toccato i minimi negli ultimi mesi.


L'attaccante dell'Inter Romelu Lukaku

"Il portafoglio di investitori diversificati aiuterà Suning.com a migliorare ulteriormente la governance aziendale, le operazioni e la trasformazione del business come fornitore di servizi al dettaglio", si legge nel comunicato che ufficializza l'operazione. Suning da tempo e` in difficoltà finanziarie, l'agenzia di rating Standard&Poor's ha stimato il suo debito a oltre 6,6 miliardi di dollari nel terzo trimestre dello scorso anno. Va specificato, però, che Suning.com non controlla l'Inter, la cui proprietà viaggia su un ramo societario parallelo e autonomo della galassia Zhang.

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La società nerazzurra infatti fa capo a Grand Tower, una nuova holding lussemburghese del gruppo Zhang interamente posseduta da una società sempre di diritto lussemburghese, Grand Sunshine Sarl, che a sua volta è interamente controllata da Great Horizon Sarl, che detiene il 68,55% del capitale dell’Inter.

Malgrado la famiglia Zhang abbia smentito un disimpegno, l’azionista Suning, per una serie di vicissitudini legate alla situazione in Cina, non può trasferire capitali in Italia e da un mese Great Horizon Sarl, ha ottenuto un prestito da 275 milioni dal fondo Usa Oaktree per venire incontro alle esigenze di cassa della società nerazzurra che ha ulteriori 375 milioni di debiti sotto forma di bond in scadenza nel 2022.

Suning ha messo in pegno le azioni del club a garanzia del prestito, con scadenza a tre anni, ricevuto da Oaktree e nel caso in cui non dovesse onorare le scadenze l'Inter finirebbe in mani americane. Domani in agenda c’è la nomina di membri del consiglio di amministrazione ed è ipotizzabile che il fondo californiano metterà mano anche alla gestione.