Intermonte e Barclays: nuovo bond a tasso misto per sfruttare il calo tassi

Il Bond, risultato della collaborazione tra Intermonte e Barclays, paga per i primi due anni un tasso fisso lordo dell’8% annuo

di Redazione Economia
Jes Staley (Lapresse)
Economia

Intermonte emette un nuovo bond a tasso misto che scommette sul taglio dei tassi nel breve periodo

Per i prossimi due anni, analisti e commentatori dei mercati sono pressoché unanimi nel prevedere un netto calo dei tassi di interesse di riferimento. A partire dal 2026, invece, la curva dei tassi attesi a scadenza dovrebbe tornare ad alzarsi, anche se molto dipenderà dall’evoluzione dell’inflazione, che potrebbe posizionarsi su valori più alti rispetto alla fase pre-pandemica. Proprio per ottenere il massimo rendimento da uno scenario di tassi in calo nel breve periodo, Intermonte – Investment bank indipendente specializzata in intermediazione, ricerca, capital markets, M&A e advisory sul mercato italiano – e Barclays[1] hanno collaborato – Intermonte per l’ideazione e Barclays per l’emissione – al lancio di un nuovo bond a 16 anni con una caratteristica struttura “Fixed to Floating Rate”.

Il Bond in dettaglio e la struttura Fixed to Floating Rate

Il titolo (codice ISIN XS2728016739), denominato in euro, è quotato sul mercato Euro TLX di Borsa Italiana e ha una durata massima di 16 anni. L’obbligazione prevede per i primi due anni il pagamento di un tasso fisso lordo dell’8% annuo, pagato tramite cedola trimestrale; dal terzo anno in poi, invece, il Bond pagherà un tasso variabile indicizzato all’Euribor a 3 mesi, con floor allo 0% e cap al 6%. Anche per il secondo modulo floater, il pagamento delle cedole avverrà su base trimestrale[2], una periodicità relativamente più rara da trovare e in linea con le esigenze degli investitori retail, dal momento che le cedole potranno essere a loro volta reinvestite, aumentando il tasso di rendimento complessivo del portafoglio.

Un importante valore aggiunto per l’investitore è rappresentato dall’acquisto a sconto: il bond viene infatti emesso a 100, ma il prezzo di mercato sarà inizialmente tenuto fermo a 99 dall’emittente, generando così, di per sé, un rendimento aggiuntivo dell’1% che si andrà a sommare ai flussi cedolari. Inoltre, una volta acquistato, il titolo potrà essere venduto a mercato in ogni momento, una possibilità che, combinata con l’acquisto a sconto, genera un vantaggio per l’investitore in ogni caso, sia che al momento della vendita il tasso variabile sia favorevole (in tal caso l’acquisto sotto la pari incrementerà il rendimento), sia che al momento della vendita il tasso si riveli poco competitivo (in questo caso l’acquisto a sconto fornirà un cuscinetto a protezione del rendimento già maturato).

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Va ricordata anche la possibilità di rimborso anticipato discrezionale da parte dell’emittente, che, a partire da marzo 2026, ogni anno potrà decidere di rimborsare anticipatamente il Bond (cd callability), pagando il 100% del valore nominale oltre agli interessi relativi all’ultimo periodo di maturazione della cedola.

Struttura e timing dell’emissione sono stati pensati da Intermonte per remunerare in maniera efficiente gli investitori alle attuali condizioni di mercato, pagando il 16% nei primi due anni, quando i tagli della BCE dovrebbero portare al calo dei tassi di riferimento, per poi lasciare performare il modulo floater a partire dal terzo anno, quando potremmo dover assistere alla ripresa delle pressioni inflazionistiche e, con queste, dei tassi d’interesse. Già oggi, infatti, il mercato ritiene che l’inflazione potrebbe stabilizzarsi in futuro su valori più elevati, anche superiori al target del 2% della BCE, per effetto di un mix di fattori, tra cui transizione energetica e tensioni geopolitiche. 

«Nonostante la marcata flessione rispetto ai picchi toccati lo scorso ottobre, il livello dei tassi resta ad oggi interessante e l’appetito degli investitori italiani per il reddito fisso non accenna a calare, come conferma la raccolta record registrata dalla terza emissione del Btp Valore. Tuttavia, anche nel comparto obbligazionario è fondamentale tenere a mente la regola aurea della diversificazione e, oltre ai titoli di Stato, puntare anche su corporate Bond di società ad alto standing» dichiara Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte. «Questa emissione, grazie alla struttura Fixed to Floating unita alla trimestralità della cedola, è un utile strumento per diversificare il portafoglio e cavalcare una curva dei tassi attesa in calo per i prossimi due anni, in corrispondenza dell’allentamento della politica monetaria globale» conclude Michele Fanigliulo, Responsabile soluzioni di investimento della divisione digitale di Intermonte.

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