Intesa, chi è la greca Papanicolaou: unica donna tra i 4 cavalieri di Messina

Siciliana, ma per metà greca, ecco il ritratto della nuova "fedelissima" del Ceo del gruppo Carlo Messina

di Redazione Economia
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Chi è Paola Papanicolaou, nuova direttrice della divisione International Subsidiary Banks di Intesa Sanpaolo. Il ritratto

Una donna alla guida delle banche commerciali di Intesa Sanpaolo all’estero. Il suo cognome è a dir poco esotico: Papanicolaou. Il suo nome, Paola, invece, è più familiare. Nata in Sicilia nel 1976 da papà greco, la neo responsabile della divisione International Subsidiary Banks del gruppo sostituirà Marco Rottigni, che dal 1° luglio diventerà a tempo pieno direttore generale dell’Abi.

Laureata in Economia all’Università di Pisa, ha una forte esperienza nel Wealth Management, nel Private Bancario, nel Project Management e nell’innovazione. Entrata nel gruppo Intesa Sanpaolo nel 2015, la sua scalata all’interno dei ranghi aziendali viene considerata da colleghi e addetti ai lavori come un “unicum” per la rapidità di crescita in ambiti tanto variegati.

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Tra le sue precedenti cariche, impossibile non ricordare la direzione commerciale di Generali Private Banking e di Italia Centrale della Banca Monte dei Paschi di Siena. In Citibank, invece, ha guidato i canali innovativi, per poi passare a ruoli di consulenza strategica in AT Kearney. Prima ancora, è stata Project Manager nei Comitati olimpici organizzatori dei giochi di Atene 2004 e di Torino 2006.

Nel gruppo Intesa Sanpaolo, la manager ha guidato il dipartimento innovazione dal 2018 ed è Group Head of Transformation dal 2021, ruolo che ha avuto una parte importante nel lancio della banca digitale Isybank (dove è membro del Cda). È inoltre membro dell'Advisory Board di Neva Finventures, veicolo di corporate venture capital dedicato a investimenti strategici del gruppo. Infine, Papanicolaou è membro del Cda di Banca 5 (l’attività del gruppo che offre servizi bancari e finanziari principalmente attraverso la rete di tabaccai).

E così, la promozione di Paola Papanicolaou va a inserirsi in uno scenario che ancora non si può definire di pari passo per le questioni di genere. Non tanto per la forza lavoro, dato che tra i 300 mila bancari italiani i due sessi si equivalgono. Ma più che altro per la dirigenza, dove le donne costituiscono circa il 20% delle quote. Per non parlare dei ruoli apicali, dove la presenza rosa si riduce ai minimi termini.

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Ora, nel pieno dell’estate, la dirigente sarà investita da un nuovo incarico tutt’altro che semplice, diventando così uno dei quattro diretti riporti di linea (ossia, di business) dell’amministratore delegato del gruppo Carlo Messina, insieme a Stefano Barrese che guida la Banca dei territori, Mauro Micillo a capo dei servizi per le imprese e Tommaso Corcos che dirige il Global wealth management, cui fanno capo gestioni patrimoniali, risparmio gestito e prodotti assicurativi.

L’obiettivo della manager è chiaro: Papanicolaou dovrà risolvere i problemi di 11 banche estere di Intesa Sanpaolo, leader di mercato in Paesi tra l'Europa centro-orientale e il Nord Africa.

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