Intesa vuole la presidenza di Abi. E in pole position c'è Francesco Profumo
Per il via libera servirebbe cambiare lo statuto, l'alternativa sarebbe Gros-Pietro
Presidenza Abi, Intesa vuole Francesco Profumo
Intesa Sanpaolo si muove sulla presidenza dell’Abi. Lo scrive oggi Repubblica, secondo cui già tra un mese potrebbe arrivare "l’indicazione dell’ex guida di Compagnia Sanpaolo, Francesco Profumo, alla rappresentanza dei banchieri italiani; o come piano B a quella del presidente della banca, Gian Maria Gros-Pietro".
Spiega Repubblica che "la maggior banca italiana, che non ha voluto commentare lo scenario che segue e arruola quasi un terzo dei bancari italiani, revocò, un anno fa, la delega al Comitato affari sindacali (Casl)", ma ora "Messina vorrebbe far leva sui buoni rapporti e i comuni interessi con Andrea Orcel, a capo di Unicredit. Le due maggiori banche valgono, insieme, oltre 100 miliardi, e nel 2023 hanno oltre 16 miliardi di utili. Unicredit potrebbe appoggiare una presidenza Abi targata Intesa: anche perché, in passato, i vertici associativi sono sempre stati assegnati turnando tra le grandi banche e le piccole”.
Sempre secondo Repubblica, "si dice che Profumo abbia anticipato le dimissioni per essere candidabile alla presidenza di Intesa Sanpaolo, al voto dei soci tra un anno (né potrebbe essere nominato prima, dati i vincoli del protocollo Acri-Mef). Profumo, invece, non sarebbe incompatibile con una prossima nomina all’Abi". Ma servirebbe una modifica dello statuto.