Ipo, il bonus rinnovato spinge le quotazioni a Piazza Affari
Tuttavia, le incertezze macroeconomiche potrebbero influenzare le operazioni nel primo semestre
Ipo, il bonus rinnovato spinge le quotazioni a Piazza Affari
In seguito alla brillante performance di Piazza Affari nel 2023, con ben 36 IPO, di cui 4 sul mercato principale e 32 sul mercato di crescita, l'Euronext Growth Milano, e grazie al positivo impatto del "bonus IPO", gli studi legali guardano con fiducia al 2024. Si auspica che le nuove leggi, a partire da quelle contenute nel ddl capitali, recentemente approvato definitivamente il 28 febbraio, non abbiano conseguenze negative. L'approvazione, nel decreto milleproroghe, di un emendamento della Lega che estende il bonus IPO per tutto il 2024, è un altro segnale positivo per le quotazioni. A livello globale, secondo i dati analizzati nell'EY Global IPO Trends 2023, l'anno scorso sono state realizzate 1.298 IPO, raccogliendo 123,2 miliardi di dollari. Questo è quanto riportato da Italia Oggi. Il settore delle IPO è un ambito nel quale pochi studi qualificati stanno investendo risorse e competenze. Le novità in arrivo sono molteplici. Il ddl capitali, approvato definitivamente dal Senato, è un documento ampio, frutto della collaborazione di diversi attori, il cui obiettivo è stimolare la crescita delle offerte pubbliche iniziali.
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Questa legge rappresenta un primo passo verso una riforma completa del settore, con impatti anche sul diritto societario e la governance interna. A livello nazionale, è prevista una nuova regolamentazione complessa anche a livello comunitario: è in fase di approvazione un pacchetto di norme che modifica la disciplina del prospetto informativo, le quotazioni e gli abusi di mercato, con l'obiettivo di semplificare e ridurre i costi necessari per quotarsi. Tra gli studi legali più attivi nel settore delle IPO nel 2023, spicca Chiomenti. "Guardiamo al 2024 con cautela ottimistica", afferma De Santis: "Non possiamo ignorare che nonostante la complessità del contesto macroeconomico, le imprese italiane hanno dimostrato solidità e resilienza. C'è anche una crescente consapevolezza sulle opportunità offerte dai mercati dei capitali alle numerose PMI italiane. Non a caso l'Euronext Growth Milan è stato uno dei pochi mercati in Europa a registrare un trend positivo nel 2023. Le riforme attualmente in corso di approvazione a livello italiano (ddl capitali) ed europeo (c.d. listing act) potrebbero fornire ulteriori stimoli. Tuttavia, le incertezze persistenti sulle politiche monetarie e il contesto macroeconomico e geopolitico richiedono cautela nel guardare al futuro".
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Il ddl Capitali fa importanti progressi per incentivare l'accesso ai mercati dei capitali e ridurre i costi e gli oneri associati alla quotazione. "Particolarmente significativo è il potenziamento del voto plurimo e maggiorato", spiega un professionista di Chiomenti. "Se consideriamo le proposte del 'Manifesto per lo sviluppo dei Mercati dei Capitali', l'accesso alle imprese ai mercati potrebbe essere ulteriormente incoraggiato. Misure come la creazione di fondi di investimento specifici per le PMI quotate o l'agevolazione fiscale potrebbero essere cruciali". Il Listing Act, attualmente soggetto all'approvazione del trilogo europeo, introduce importanti semplificazioni nei prospetti informativi e amplia le situazioni in cui non è richiesto un prospetto, con notevoli vantaggi per le società quotate. Interviene anche sulla regolamentazione del voto plurimo e maggiorato, mirando a un'armonizzazione minima delle legislazioni nazionali. Tuttavia, ci sono critiche riguardo alla limitazione dell'efficacia del voto plurimo. Sul fronte delle IPO, nel 2022-2023 si sono verificate diverse operazioni, tra cui il dual listing di Ferretti Group sull'Euronext Milan e l'ammissione di Technoprobe all'Euronext Growth Milan. Per il 2024, ci sono diverse società italiane che valutano la quotazione nei primi sei mesi.
Tuttavia, le incertezze macroeconomiche potrebbero influenzare le operazioni nel primo semestre. Il ddl Capitali e il Listing Act sono visti come fattori positivi per il mercato dei capitali. La semplificazione dei prospetti informativi e l'introduzione del voto plurimo potrebbero incentivare le imprese a quotarsi. Le norme proposte mirano a rendere i mercati dei capitali più attrattivi, specialmente per le PMI. Inoltre, la Commissione UE sta lavorando a una normativa per semplificare ulteriormente il processo di approvazione dei prospetti informativi. Infine, l'ottimismo per la ripresa delle IPO nel 2024 è sostenuto dalla fiducia dei mercati e dalla potenziale crescita delle imprese familiari italiane.