Istat, a settembre la produzione industriale cresce dello 0,1%

Nel complesso del terzo trimestre la dinamica congiunturale resta positiva, seppure in rallentamento rispetto ai trimestri precedenti

Economia
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Istat, a settembre la crescita industriale rallenta  

A settembre  l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenta dello 0,1% rispetto ad agosto. Nella media del terzo trimestre il livello della produzione cresce dell’1,0% rispetto al trimestre precedente. La fotografia arriva direttamente dall'Istat. 

L’indice destagionalizzato mensile mostra un aumento congiunturale sostenuto per i beni di consumo (+3,3%) e una crescita più contenuta per l’energia (+1,3%) e i beni intermedi (+0,9%); viceversa, si osserva una diminuzione per i beni strumentali (-1,0%).

Al netto degli effetti di calendario, a settembre 2021 la produzione aumenta su base annua del 4,4% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 come a settembre 2020). Si registrano incrementi tendenziali marcati per i beni intermedi (+7,1%), i beni strumentali (+4,9%) e quelli di consumo (+4,5%); diminuisce, invece, il comparto dell’energia (-4,2%).

I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+13,3%), la fabbricazione di macchinari (+11,4%) e la metallurgia e la fabbricazione di prodotti in metallo (+9,6%). Flessioni tendenziali si registrano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,7%), nelle attività estrattive (-6,3%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore e acqua (-5,0%) e nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (-0,3%).

Industria, Codacons: "Il rallentamento della crescita farà i conti con l'allarme bollette" 

“I dati Istat sulla produzione industriale di settembre segnano un rallentamento della crescita del comparto, confermato dall’andamento trimestrale che, secondo l’istituto di statistica, nel terzo trimestre dell’anno registra una crescita inferiore rispetto ai trimestri precedenti", ha affermato il Codacons in una nota a commento dei dati diffusi dall'Ista. 

“L’industria italiana - aggiunge il presidente dell'associazione, Carlo Rienzi – dovrà fare i conti con l’allarme bollette scattato ad ottobre, e con la crisi delle materie prime e dei carburanti che sta portando ad incrementi dei listini in tutti i settori. Il nostro timore è che nei prossimi mesi il comparto industriale possa andare incontro ad una brusca frenata, anche per effetto dei minori consumi da parte delle famiglie che, a fronte della sostenuta crescita dei prezzi al dettaglio, taglieranno la spesa", conclude