Ita, i sindacati chiedono un incontro per tutelare i posti di lavoro

Italia Trasporti Aerei (ITA) sta per "prendere il volo", ma i sindacati non sono d'accordo sulla politica occupazionale della newco

Economia
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Ita sarebbe intenzionata a chiudere le candidature per le nuove assunzioni, ma i sindacati sono contrari

I sindacati sindacali confederali hanno scritto alle Commissioni Trasporti di Camera e Senato chiedendo un incontro urgente sulla vertenza Ita-Alitalia

"Gli accadimenti recenti in relazione alla sempre più critica situazione di Alitalia in Amministrazione Straordinaria, al processo di nascita della Newco Ita, alla definizione del piano industriale della nuova compagnia di bandiera, alle interlocuzioni in corso con l'Ue e, più in generale, al contesto di drammatica crisi del settore che è causa di forti preoccupazioni sul versante occupazionale, impongono riflessioni ed interventi da parte delle Istituzioni, dalle scriventi più volte sollecitate, e che non possono più essere rinviati", sottolineano i sindacati nella lettera indirizzata alle Commissioni Trasporti di Camera e Senato

Pertanto, rilevano, "anche alla luce delle recenti comunicazioni ricevute dalle scriventi organizzazioni sindacali in relazione all'acquisizione da parte di Ita della disponibilità di alcuni cespiti inerenti il settore Aviation di Alitalia Sai in amministrazione straordinaria, considerato il grande impatto sociale e occupazionale della vertenza che riguarda circa 10.500 lavoratori diretti più l'indotto, le scriventi organizzazioni sindacali sono a richiedere un'urgente convocazione per il proseguimento del confronto in sede istituzionale alla presenza di tutti i dicasteri interessati", concludono nella lettera.

Come riporta Teleborsa, a oggi, sono arrivate a Ita oltre 10mila domande di assunzione. Di queste, almeno il 10% proviene da ex dipendenti di Alitalia. A rivelarlo, le stesse fonti sindacali. “La nuova compagnia aerea”, hanno affermato Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta, “deve essere avviata nel migliore dei modi. Non possiamo accettare che questo nuovo vettore non negozi, con regole stabilite a monte, il contratto collettivo Nazionale di lavoro con le parti sociali”.

"Ita", hanno commentato i sindacati, “sta dimostrando di non voler definire regole per la gestione delle trattative e, se il buongiorno si vede dal mattino, il passo successivo sarà continuare ad agire in maniera unilaterale, per cui Ita punterà (come ha già preannunciato nella lettera inviata ai sindacati il 23 agosto scorso) ad applicare un regolamento particolarmente penalizzante per le lavoratrici e i lavoratori come se la società fosse una indefinita ‘startup’. Con queste premesse la nuova azienda nascerà col piede sbagliato e non ci sarà quindi il netto cambio di passo che tutti dicono di volere”.