Ita-Lufthansa, la seconda fase. Spohr: "Sfida alle low cost Ryanair-Easyjet"

Cambia la strategia con l'arrivo dei tedeschi. Sospiro di sollievo per i conti dello Stato: salvare la ex Alitalia è costato 16 miliardi

di Redazione Economia
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Ita-Lufthansa, l'ad Spohr svela il piano per rilanciare la compagnia

Da ieri è ufficiale il matrimonio tra Ita Airways e Lufthansa, l'Ue ha dato il tanto atteso via libera e adesso per la compagnia tedesca che ha acquisito il gruppo italiano è tempo di pensare al futuro. Tira un sospiro di sollievo il governo Meloni, salvare la ex Alitalia è costato allo Stato 16 miliardi. "Ita non ha un problema di costi, - dice Spohr a Il Sole 24 Ore - ha una struttura molto leggera. Sono i ricavi che devono essere incrementati. In Italia Ita è la quarta compagnia perché ci sono tre low cost. Combinata con Lufthansa abbiamo la possibilità di competere". Da qui la sfida alle low cost. Su 197,13 milioni di passeggeri totali nel 2023, il mercato italiano è stato dominato da Ryanair con 51,59 milioni. Il peso reale di Ryanair supera i 55 milioni se si include Malta Air, che è legata al vettore irlandese.

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Al secondo posto - prosegue Il Sole - c’è easyJet, con 16,37 milioni di passeggeri. Quindi c’è Ita, con 15,17 milioni, un filo davanti a Wizz Air con 14,92 milioni. Il gruppo Lufthansa è il quinto vettore in Italia, con 10,52 milioni di passeggeri (3,45 milioni della casa madre, gli altri trasportati dalle controllate Eurowings, Air Dolomiti, Swiss, Austrian, Brussels Airlines). Pertanto Ita più Lufthansa sarebbero sui 25,5 milioni di passeggeri. Il secondo gruppo in Italia, ma ancora meno della metà di Ryanair. Dunque c’è ancora molta strada da fare. Lufthansa promette anche di sviluppare la compagnia italiana nei voli intercontinentali, un aspetto per il quale è stata invece molto criticata Air France-Klm, accusata di aver strangolato Alitalia per drenare traffico su Parigi.

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