Italia in ritardo sull'auto elettrica: solo 80mila veicoli nel 2024. Lontani dall'obiettivo di 4,3 milioni entro il 2030

Il processo di sostituzione procede lentamente: le auto elettriche rappresentano meno dello 0,5% del parco circolante

di Redazione
Economia

Auto elettriche in Italia: 80.000 unità nel 2024, un passo indietro rispetto agli obiettivi europei

Potrebbero essere più di 80mila le nuove vetture elettriche sulle strade italiane a fine 2024, che porterebbero a 300mila le auto circolanti senza motore a scoppio: con questi numeri, però, l'Italia sarebbe ancora molto lontana dal traguardo delle 4,3 milioni per il 2030 indicato nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.

È quanto emerge dai dati elaborati dal Professore Antonio Sileo, Programme Director presso Fondazione Eni Enrico Mattei e Direttore Area Sostenibilità presso I-Com, Istituto per la Competitività, in vista del primo appuntamento con Fueling Tomorrow, manifestazione in programma dal 9 all'11 ottobre a BolognaFiere. "Si stima - afferma Antonio Sileo - che nel 2030 i biocarburanti di prima generazione potranno rappresentare il 2,3% del consumo complessivo dei trasporti e i biocarburanti avanzati potranno addirittura superare l'obiettivo del 5,5% fissato dalla direttiva Europea "RED III" sempre per il 2030, con una previsione di raggiungere il traguardo dell'11,6% grazie ai meccanismi di incentivazione per il biometano avanzato e gli altri biocarburanti avanzati".

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A fine 2023 erano quasi 41 milioni le vetture circolanti in Italia (nel 1970 erano poco più di 11 milioni), un sesto di tutte le automobili presenti nell'Ue. Il processo di sostituzione procede lentamente, ancor di più dopo la pandemia: le auto elettriche rappresentano meno del 5 per mille del totale circolante e le ibride non arrivano al 5%. Anche nell'Unione Europea, tra il 2013 e il 2022 a crescere sono state sempre le vetture endotermiche (+27 milioni) rispetto alle elettriche (+3 milioni). È difficile - conclude Angelini - che la strategia di decarbonizzazione dell'UE consenta all'Italia di ottemperare agli impegni di neutralità entro il 2050, come da accordo di Parigi. Le soluzioni per la transizione green non possono dunque essere l'idrogeno o l'elettrico, ma devono contemplare un mix energetico con i carburanti tradizionali, che attraverso la ricerca diventeranno sempre più ecologici. Quello della neutralità tecnologica è un obiettivo non più procrastinabile".

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