Iveco, nuova linea produttiva a Foggia: previste 1.000 assunzioni al 2026

L'azienda ha annunciato la realizzazione di oltre 3.000 bus in Puglia. E un accordo con Hyundai per i veicoli alimentati a idrogeno

Gerri Marx, ceo di Iveco
Economia
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Iveco, nuova linea di produzione a Foggia

"L’obiettivo è noto, tornare a produrre in Italia autobus Iveco, basati su tecnologie di ultima generazione a basse e zero emissioni. Il nostro investimento si propone così di sostenere la transizione energetica nazionale nel settore del trasporto delle persone". Lo ha annunciato Domenico Nucera, president Bus Business Unit di Iveco Group, intervenendo ai Beyond Iveco Group Days. Dunque l'azienda, quotata in borsa dallo scorso 3 gennaio dopo lo spin-off da Cnh industrial, è pronta a tornare pesantemente in Italia.

"I futuri autobus saranno assemblati a Foggia, dove possediamo già un impianto di produzione motori e dal 2024 al 2026 ci aspettiamo di produrre più di 3.000 autobus a basse e zero emissioni", ha aggiunto Nucera osservando che "in caso di positivo riscontro da parte del mercato l’intenzione di proseguire con un tasso annuo di 1.000 unità"

"Sulle nuove linee di montaggio di Foggia - ha proseguito - fabbricheremo anche la più moderna generazione di autobus alimentati a batterie elettriche", ha proseguito ricordando che " le attività di ricerche sviluppo e produzione di queste batterie, insieme alla fabbricazione di motori a metano, biometano, diesel e biodiesel di ultima generazione saranno effettuate a Torino. Se ne occuperà Fpt Industrial -ha concluso Nucera - il brand del nostro gruppo che è leader globale nella progettazione produzione e vendita di motopropulsori".

L'accordo con Hyundai

Iveco Group con il marchio Iveco bus collaborerà con Htwo, per equipaggiare i suoi futuri autobus europei alimentati a idrogeno con sistemi di celle a combustibile leader a livello mondiale. Htwo è il marchio commerciale di Hyundai Motor Group per l'idrogeno, basato su un sistema di celle a combustibile.  Iveco bus, spiega una nota, sta rapidamente prendendo la guida della mobilità del futuro e sta già partecipando a gare d’appalto europee per autobus alimentati con celle a combustibile, grazie alla tecnologia Htwo. Inoltre, il piano recentemente annunciato per riavviare la produzione di autobus in Italia fornirà un’ulteriore opportunità per la produzione di nuovi autobus alimentati dalle celle a combustibile a idrogeno di Htwo e questa  iniziativa, continua la nota,  mira a sfruttare l’eccezionale tecnologia e le competenze di entrambe le aziende nel rinnovamento del trasporto pubblico in Italia, così urgentemente necessario.

"Grazie alla collaborazione con un leader del settore come Htwo, forte degli oltre 20 anni di esperienza di Hyundai nella tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno, noi di Iveco Bus - ha osservato Nucera, presidente  Bus Business Unit di Iveco Group - siamo in grado di rispondere rapidamente alle richieste dei clienti per veicoli a zero emissioni alimentati da una tecnologia di propulsione all’avanguardia. Abbiamo già iniziato a partecipare a gare pubbliche per autobus alimentati a idrogeno e proseguiremo nei prossimi mesi, mentre continuiamo a svolgere un ruolo di primo piano nella transizione energetica del trasporto di massa in Europa". 

Iveco ha terminato la joint venture in Russia

Iveco Group ha "trasferito la quota che aveva nella joint venture russa al suo partner". Così il ceo di Iveco Group, Gerrit Marx, rispondendo a una domanda durante i Beyond del gruppo  precisando che "ha trasferito la propria quota ad Amt". 

Nella prossima pagina: gli annunci di Giorgetti

Giorgetti: "Il rientro in Italia di Iveco è il risultato positivo strategia Mise"

"Iveco è leader mondiale nella produzione di autobus urbani, interurbani e turistici. Il suo investimento rappresenta per il ministero dello Sviluppo Economico un risultato concreto e positivo dell'attuazione della nostra strategia, che insieme alla transizione verde del settore dei trasporti dovrebbe puntare al reshoring di importanti linee produttive nel nostro Paese, con l'obiettivo finale di creare una catena del valore nazionale tecnologicamente avanzata e sostenibile". Così il ministro Giancarlo Giorgetti, che ha espresso soddisfazione per "i nuovi investimenti di Iveco per la realizzazione di una linea di produzione di autobus a basse emissioni a Foggia e di una linea di ricerca e sviluppo e di una linea di produzione di batterie a Torino"

"Il progetto è di primaria importanza per il suo focus sulla ricerca e sviluppo - ha aggiunto Giorgetti - infatti, come altri Oem internazionali, non si sta concentrando solo sulle tecnologie di propulsione elettrica, ma anche sullo sviluppo di soluzioni alternative come l'idrogeno e i combustibili a basse emissioni di carbonio. Nella ‘mobilità pesante’ più che nelle autovetture, un approccio di neutralità tecnologica è obbligatorio per perseguire una transizione verde e sostenibile. La ridotta densità di energia, e la limitata velocità di ricarica, proprie delle batterie, infatti, potrebbe limitarne l'adozione nel settore della mobilità pesante, motivo per cui abbiamo bisogno e sponsorizziamo lo sviluppo di soluzioni alternative".

"Per questo il Governo italiano, e in primis il nostro ministero - ha ricordato il titolare del Mise - ha assunto una posizione decisa nella trattativa sulla proposta di revisione del Regolamento che fissa gli standard di prestazione delle emissioni di Co2 delle auto e dei veicoli commerciali leggeri". "Per quanto riguarda i veicoli pesanti - ha proseguito Giorgetti - il governo sta agendo sia sul lato della domanda, sostenendo l'acquisto di modelli a basse emissioni, sia sul lato delle infrastrutture, considerate un fattore chiave per lo sviluppo del mercato". "Siamo lieti - ha concluso il ministro - di accogliere e sostenere le nuove iniziative di investimento di Iveco e continueremo, anche sulla scorta di questo caso di successo, a lavorare per il reshoring e per la ristrutturazione delle produzioni nazionali, nella convinzione che i progetti di investimento dei leader del settore siano fondamentali per la realizzazione di una catena del valore nazionale tecnologicamente avanzata e sostenibile".

Giorgetti: "Siamo al lavoro per mantenere competitivo il settore auto"

"Il ministero dello Sviluppo Economico è fortemente impegnato a supportare l'industria automobilistica per affrontare la transizione verde e digitale. Il settore infatti deve far fronte a pressioni crescenti, e merita la massima attenzione per le sue implicazioni industriali, sociali, infrastrutturali e finanziarie" ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico. 

Richiamando l’attenzione decisione dell'Unione Europea che "ha ulteriormente innalzato l’asticella in termini di attenzione alla sostenibilità, fissando l’ambizioso obiettivo di raggiungere la carbon neutrality entro il 2050", Giorgetti ha osservato: " se da un lato è facile fissare un obiettivo, ben più impegnativo è mettere in campo un piano solido per conseguirlo".

"Per questo stiamo lavorando a livello europeo, nazionale e regionale al fine di costruire una politica industriale sul settore automobilistico, affinché gli ecosistemi industriali e l’indotto filiere, come quella di Torino e del Piemonte, abbiano tutti gli strumenti per rimanere competitivi", ha detto ancora il ministro.