Juventus, l'ultimo incubo di Andrea Agnelli si chiama Evelina Christillin

Il presidente di Exor è molto scontento della gestione della squadra torinese: da qui l'idea di un avvicendamento al vertice

Economia

John Elkann vuole Evelina Christillin per la presidenza della Juve

Evelina Christillin. È questo il nome che più di ogni altro teme Andrea Agnelli, ormai inesorabilmente ai ferri corti con il cugino – e tenutario dei cordoni della Borsa – John Elkann. Secondo Gigi Moncalvo, nel suo ultimo libro Agnelli Coltelli, di cui Affaritaliani.it può pubblicare alcune pagine (leggi qui il testo), il presidente di Exor non è contento dell’operato di Andrea Agnelli.


 

Fallimentare la gestione sportiva degli ultimi anni; dimenticabile l’operazione Ronaldo che ha di fatto appesantito le casse della Vecchia Signora per gli anni a venire; esecrabile la scelta di ricorrere a possibili plusvalenze fittizie nonostante un bilancio pesantemente in rosso recentemente ricapitalizzato per 255 milioni. Per questo John Elkann si guarda intorno per sostituire il cugino: ma con chi? La voce più terribile sarebbe quella di Evelina Christillin, moglie di Gabriele Galateri di Genola, che – sempre secondo Moncalvo – sarebbe molto brava a sponsorizzarsi avendo fatto passare la vulgata che a lei si debba l’assegnazione dei giochi olimpici invernali del 2006 proprio a Torino

 

"Inadeguato. Non all'altezza. Non più adatto. Ormai impresentabile". Dopo l'esplosione della vicenda plusvalenze e dei pasticci di bilancio per il differimento degli stipendi a causa della pandemia, con conseguente intervento della Procura di Torino, John si era espresso così su Andrea Agnelli durante una riunione ristretta che il proprietario della Juventus (attraverso la Exor) aveva convocato d'urgenza.

 

Qual era e qual è la strategia migliore per affrontare i guai derivanti dalle più recenti imprese del vertice societario del club? Il suo sfogo, che qualcuno aveva definito "inusuale" in raffronto alla abituale prudenza di John, era avvenuto alla presenza dei legali di fiducia, consultati per fronteggiare il problema e valutare le conseguenze dell'inchiesta che vede indagati tre fra i massimi dirigenti del club e tre ex responsabili di primo piano. [leggi il testo nel pdf]

 

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