Kanye West scaricato da Adidas: bufera sulle frasi antisemite del rapper

La cessione del contratto costa al brand tedesco quasi 250 milioni di dollari. Durissima anche l'ex moglie Kim Kardashian

Economia

Adidas chiude con il rapper Kanye West: la polemica sulle frasi antisemite

L'azienda tedesca con sede a Herzogenaurach, in Baviera, Adidas, ha scaricato ufficialmente l'ex marito di Kim Kardashian, nonchè rapper di successo, Kanye West. Con un secco comunicato il marchio di scarpe e abbigliamento ha messo un punto alla collaborazione iniziata nel lontano 2015. Il motivo? La bufera scoppiata in rete (e non solo) sulle recenti frasi antisemite pronunciate dal cantante, già solito a cadute di stile di stampo discriminatorio. 

"Adidas non tollera l'antisemitismo e qualsiasi altro tipo di incitamento all'odio. I commenti e le azioni recenti di Ye (il soprannome di West, ndr) sono stati inaccettabili, pieni di odio e pericolosi e violano i valori aziendali di diversità e inclusione, rispetto reciproco ed equità", si legge nel comunicato dell'azienda. "Dopo un'approfondita revisione, l'azienda ha deciso di interrompere immediatamente la partnership con Ye, fermando quindi la produzione dei prodotti a marchio Yeezy e anche tutti i pagamenti a Ye e alle sue aziende. Adidas interromperà l'attività di adidas Yeezy con effetto immediato", continua  l'azienda.

"Ciò dovrebbe avere un impatto negativo a breve termine fino a 250 milioni di euro sull'utile netto della società nel 2022 data l'elevata stagionalità del quarto trimestre. Adidas è l'unico proprietario di tutti i diritti di design sui prodotti esistenti, nonché sulle nuove e precedenti colorazioni nell'ambito della partnership. Maggiori informazioni verranno fornite come parte dell'imminente annuncio degli utili del terzo trimestre della società il 9 novembre 2022", chiosa la nota.

E' da tempo ormai che sugli account social del rapper Kanye West circolano frasi fortemente offensive nei confronti della comunità ebraica. Parole considerate fuori luogo non solo direttore esecutivo dell'Anti-Defamation League, una Ong che combatte l'antisemitismo, ma anche da altri famosi marchi. Ad esempio Kering, società gemella di Balenciaga, pochi giorni fa ha confermato a WWD che il luxury brand non sarà disposto a collaborare in futuro con West. "Balenciaga non ha alcuna relazione professionale e nessun progetto per il futuro in riferimento a questo artista", ha affermato un portavoce.

Anche la ex moglie Kardashian scarica West: "Sto con la comunità ebraica, basta violenza" 

Nelle scorse settimane pure il marchio tedesco aveva subito crescenti pressioni per porre fine alla collaborazione. Gli attivisti per i diritti umani avevano denunciato il silenzio dell'azienda tedesca di fronte ai commenti del rapper, ora ufficialmente noto come Ye, sempre più isolato da aziende e marchi con cui lavorava. "Il vostro silenzio è un pericolo per gli ebrei", ha twittato Jonathan Greenblatt, direttore esecutivo dell'Anti-Defamation League. "Non possiamo permettere che l'antisemitismo di Ye si diffonda: dobbiamo tutti chiedere ad Adidas di condannare la sua retorica razzista rivalutando la loro partnership".

Ma non solo Adidas e Kering. Anche la ex moglie Kim Kardashian con un post su Twitter ha preso le distanza dai comportamenti di West. "L’incitamento all'odio non è mai accettabile o scusabile. Sto insieme alla comunità ebraica e chiedo che la terribile violenza e la retorica odiosa nei loro confronti finisca immediatamente”

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