L'ennesima intemerata della Lagarde fa volare lo spread e crollare la borsa

Le sue frasi prive di costrutto su una nuova riduzione dei tassi hanno portato i rendimenti dei Btp italiani di nuovo sopra il 4%

di Marco Scotti
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Christine Lagarde, Presidente della BCE
Economia

L'ennesima intemerata della Lagarde fa volare lo spread e crollare la borsa

La legge di Murphy dice che se qualcosa può andar male, lo farà. Un corollario potrebbe diventare la legge Lagarde, che dovrebbe recitare più o meno così: “Se la numero uno della Bce può dire qualcosa di sbagliato, lo farà”. Non le è bastato, dunque, definirsi una sorta di zerbino di Nicola Sarkozy in alcune missive quantomeno imbarazzanti. Non era neanche sufficiente – nei primi giorni del Covid – presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per ammettere candidamente di non essere lì per ridurre gli spread, causando il più grave tracollo nella storia di Piazza Affari (-17,97%). No, all’indomani della prima riduzione dei tassi in quattro anni, Christine “Disastro” Lagarde pensa bene di dire che il cammino per il taglio del costo del denaro sarà lungo e accidentato.

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E il risultato, manco a dirlo, è di portare i rendimenti dei Btp italiani di nuovo sopra il 4%, di far alzare lo spread sopra i 140 punti base e far crollare le Borse. Altro che effetto della destra vittoriosa alle europee: l’unico spauracchio per i mercati si chiama Lagarde, la donna incapace di dire almeno una volta ogni tanto qualcosa di giusto. Non è il momento di lasciarsi andare a dichiarazioni allarmiste: lo scenario internazionale rimane complicatissimo e le manovre di navi da guerra americane e russe nel Mar dei Caraibi riporta le lancette indietro di oltre 60 anni, alla crisi dei missili a Cuba. Il ritorno della Guerra Fredda si fonde con la tragedia ucraina e il pastrocchio in Medio Oriente.

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Senza contare una produzione industriale in Italia che continua a calare, una Germania che stenta e un’Europa sempre più schiacciata tra Stati Uniti e Cina, che stanno cannibalizzando qualsiasi tema economico di rilievo, dai chip all’intelligenza artificiale fino alla difesa. Così, mentre il continente unito non riesce a mostrarsi minimamente solidale, la Lagarde apre bocca come se fosse a bere un the con e amiche e fa danni. Ci siamo ormai abituati, ma ci vuole pazienza: d’altronde, mancano solo tre anni e mezzo alla fine del suo mandato. Non resta che aspettare: fortunatamente, il presidente della Bce non può essere riconfermato. Ma non diteglielo, altrimenti chissà che cosa potrebbe inventarsi, causando un ulteriore tracollo dei mercati.