L'oro come bene rifugio: "Una riserva di valore in caso di collasso economico"

Il metallo prezioso si conferma un bene rifugio. Saverio Berlinzani di ActivTrades spiega ad Affari perché la domanda aumenta sempre in tempi di crisi

di Rosa Nasti
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Oro ai massimi storici. Parla Berlinzani di ActivTrades: "L'oro è il bene fiducia per eccellenza. Italia? Terzo paese al mondo per quantità detenuta"

L'oro scavalca nuove vette, trainato dall'incandescente scena geopolitica del Medio Oriente e dalle crescenti tensioni geopolitiche globali. Il "safe-heaven" (bene-rifugio) degli investitori si sta avvicinando pericolosamente alla soglia dei 2,300 dollari culminando nella mattinata di mercoledì 3 aprile con un picco storico di 2.283 dollari l'oncia e un rialzo di oltre l'1%. 

Il 2023 è stato un anno senza precedenti per il metallo prezioso, principalmente grazie agli acquisti massicci delle banche centrali, un trend che sembra destinato a perdurare. Abbiamo assistito a un significativo afflusso di capitali verso il mercato dell'oro, sia da investitori istituzionali che retail, con un particolare aumento degli investimenti negli ETF sull'oro da parte degli investitori individuali.

In aggiunta, le principali banche centrali hanno annunciato l'intenzione di ridurre i tassi di interesse nei mesi a venire. In particolare, le aspettative di un prossimo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, supportate da dati recenti sull'indice PCE  (Piattaforma Conti Energia a Termine) e sul PMI manifatturiero, stanno influenzando ulteriormente la fiducia degli investitori. In questo contesto rimane robusta la domanda cinese e si prevede che continuerà a essere un fattore trainante nel 2024.

Tuttavia, nonostante storicamente i prezzi dell'oro aumentino con il calo dei tassi di interesse reali, l'attuale tendenza al rialzo sembra essere un fenomeno alquanto distaccato dai movimenti tradizionali dei mercati dei tassi e delle valute. Ma per un'analisi approfondita di questo trend, affaritaliani.it ha interpellato l'esperto di mercati finanziari Saverio Berlinzani di ActivTrades.

Perché l’oro è considerato un bene rifugio di successo e perché al momento è così attraente per gli investitori?

Un bene rifugio è un investimento che ti consente di proteggere i tuoi capitali in tempi di crisi. È un bene, quindi, il cui valore rimane stabile o addirittura aumenta in tempi di crisi. Ma quali sono le caratteristiche di un bene rifugio? Esse sono essenzialmente 6:

  • Liquidità: il bene deve essere facilmente convertibile in denaro spendibile, in qualsiasi momento (L’Oro lo è)
  • Funzionalità: la funzione dell’asset è assicurare costantemente la domanda, a lungo termine (l’Oro lo assicura)
  • Offerta limitata: l’offerta non dovrebbe mai superare la domanda. (L’Oro ha una offerta limitata rispetto alla domanda)
  • Domanda costante: il bene non può essere sostituito e difficilmente diventa obsoleto (L’oro non è obsoleto)
  • Durabilità: il bene non deve degradarsi nel tempo (L’oro è riserva di valore).
  • Fiducia: se è diffusa la convinzione che un bene sia un valido rifugio sicuro, continuerà ad esserlo. (C’è fiducia globale in questo asset)

Qual è il ruolo delle politiche monetarie delle principali banche centrali nel mercato dell’oro?

Le banche centrali, nella gestione delle politiche monetarie, tendono ad avere una parte dei propri asset in oro, e l’Italia da questo punto di vista, rappresenta un esempio, con un patrimonio di 2.451,8 tonnellate di oro, il cui valore sarebbe di circa 190 miliardi di euro ai prezzi attuali, terzo paese al mondo come quantità d’oro detenuta. La ragione è sempre la medesima, ovvero diversificazione nella gestione di portafoglio, al quale anche le autorità monetarie non si sottraggono.

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Come l’aumento della domanda di oro in Cina può influenzare l’economia globale?

La domanda di oro da parte della Cina e dell’India, in continuo aumento, per tradizione e cultura ma non solo, vanno certamente ad influenzare il prezzo di tale asset a livello globale per cui nei mesi a venire, potrebbe ancora rivelarsi una ottima opportunità di investimento e diversificazione.

Oltre alle tensioni geopolitiche, ci sono altri fattori che potrebbero influenzare i prezzi dell’oro in futuro?

I beni rifugio sono generalmente ricercati quando le prospettive per il futuro sono negative, durante i periodi di turbolenza economica e finanziaria. Gli investitori, quindi, puntano a questi asset prima che si verifichi il declino del mercato o quando è già iniziato, per paura che la situazione peggiori. Quando i mercati finanziari precipitano, gli investitori preferiscono abbandonare l’idea di guadagnare con le azioni e si rivolgono a beni tangibili, ovvero che hanno un valore intrinseco, come l’oro, per esempio, il bene rifugio per eccellenza. Per i suoi sostenitori, costituisce l’ultima riserva di valore in caso di collasso economico. In questo momento esso rappresenta, in ragione delle incertezze, derivanti dalle tensioni mediorientali e dalla guerra che si protrae da lungo tempo ormai, tra Russia e Ucraina. 

Ma non è ricercato solo in relazione alle tensioni geopolitiche, ma anche perché l’oro combatte l’inflazione meglio delle valute Fiat, e quello attuale è un periodo in cui l’inflazione è ancora un problema per molte aree del mondo. Ci viene in mente la Turchia, ove l’inflazione al 67% sta spingendo molti investitori ad acquistare oro per combattere l’erosione data da una inflazione galoppante, dei risparmi, o come altri paesi emergenti ove è sorto il medesimo problema, Argentina in testa.

Inoltre, l’oro è un asset del tutto svincolato dai mercati finanziari classici, per cui , in questo momento di incertezze future e relative al rallentamento economico che presumibilmente prima o poi si farà sentire anche negli Stati Uniti, a causa dei tassi alti, rappresenta un modello di diversificazione di investimento di cui, nella costruzione di portafoglio, non si può non tenerne conto.