"L'Ucraina agita i mercati? Spiragli di un cessate il fuoco. Nvidia frena? Crescita rallentata, ma fisiologica"

L'analisi di Marco Seveso, responsabile Investimenti di Soprarno SGR

di Rosa Nasti
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Economia

Borse europee in balia dell’Ucraina: Nvidia delude, Wall Street guarda oltre

Le borse europee vivono giorni di volatilità tra la minaccia di escalation in Ucraina e la delusione per i risultati di Nvidia. L’incertezza pesa, con l’Europa sotto pressione e Wall Street più focalizzata sulla transizione presidenziale.

Affaritaliani.it ha intervistato Marco Seveso, responsabile Investimenti di Soprarno SGR per avere uno sguardo chiaro e diretto sui temi caldi che stanno ridisegnando gli equilibri finanziari globali.

Le borse europee alternano alti e bassi. Come influirà l’escalation in Ucraina sui mercati? E Wall Street?

Ci attendiamo fasi di volatilità nelle prossime sedute finché le notizie provenienti dall’area del conflitto russo-ucraino non contribuiranno ad allentare la tensione riacutizzatasi nel corso delle ultime sedute. Tale incertezza peserà negativamente sui mercati azionari, soprattutto europei, mentre non ci attendiamo ripercussioni particolari su Wall Street, che è più vulnerabile a prese di profitto in attesa dell’effettivo insediamento del nuovo Presidente e dalle elevate valutazioni di alcune primarie aziende quotate.

Quanto rischio corrono i listini europei di fronte alla crescente minaccia nucleare di Putin?

Riteniamo innanzitutto che la minaccia nucleare sia una “deterrenza” e non una premessa ad una escalation di tale portata. Si suggerisce comunque nel breve termine un approccio prudente agli investimenti sui mercati europei, e quindi anche sull’Italia, poiché a nostro avviso le attuali tensioni sono propedeutiche all’apertura di trattative di cessate il fuoco a cui ciascun interlocutore vuole arrivare con una posizione di forza.

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Il mercato si aspettava di più (su Nvidia): cosa è cambiato rispetto ai trimestri precedenti che ha portato a un raffreddamento delle previsioni?

La domanda per i prodotti di Nvidia rimane molto sostenuta e in linea con le previsioni, anche se il tasso di crescita trimestrale sta rallentando rispetto ai trimestri precedenti. I risultati sono superiori alle aspettative ma il mercato, abituato a trimestrali molto sorprendenti, è rimasto deluso dai numeri pubblicati mercoledì. Ovviamente date le dimensioni raggiunte dalla società, è fisiologico attendersi in futuro un tasso di crescita minore.

Quanto è pesante il ruolo delle aspettative del mercato nel condizionare la percezione della performance di Nvidia, che comunque porta a casa risultati record?

Nella reazione a cui abbiamo assistito le aspettative contano molto, poiché alcuni investitori si erano posizionati su attese ancora più elevate del consenso di mercato. Ancora una volta, i risultati record ottenuti nel trimestre confermano il ruolo di protagonista della società nello sviluppo della infrastruttura su cui poggerà lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

La domanda di chip per l’IA sta rallentando o si tratta di una normale fase di stabilizzazione dopo una crescita così rapida?

Dopo una prima fase di accelerazione da livelli molto contenuti, stiamo assistendo a una fase sempre caratterizzata da tassi di crescita attraenti ma più lineari. All’interno del mercato dei semiconduttori è in atto una maggiore discriminazione tra aziende dovuta a una minore frenesia agli acquisti da parte degli operatori di mercato, con conseguenti performance molto diverse tra le singole società.

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