L'Ue prepara il terreno per il Trump bis: pronta a colpire il tycoon con dazi superiori al 50%

La strategia di Bruxelles per contrastare i dazi doganali, qualora vincesse l’ex presidente Usa, prevede due fasi: prima un accordo rapido, poi in caso di tariffe punitive una rappresaglia mirata

di Redazione Economia
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Dazi, Ue pronta a un piano commerciale per Trump: Bruxelles adotterà la strategia del bastone e la carota

L'Unione europea sta mettendo a punto una strategia per fronteggiare l'eventuale incremento dei dazi promesso da Donald Trump se dovesse vincere un secondo mandato alla Casa Bianca. In caso di una sua vittoria, i negoziatori di Bruxelles si preparano a incontrare la sua squadra prima che si insedi per discutere quali prodotti statunitensi la Ue potrebbe acquistare in quantità maggiori. Se i colloqui per migliorare le relazioni commerciali dovessero fallire e Trump dovesse applicare tariffe più alte, la Commissione europea sta stilando una lista di importazioni che potrebbe colpire con dazi del 50 per cento o più. Lo afferma il Financial Times in un articolo sulla prima pagina della sua edizione europea.

Jan Hatzius, capo economista di Goldman Sachs, ha recentemente previsto che una guerra tariffaria danneggerebbe la Ue più degli Stati Uniti. Costerebbe l'1% del Pil della Ue, rispetto allo 0,5% degli Usa. Tuttavia, aggiungerebbe anche l'1,1% al tasso di inflazione negli Stati Uniti, rispetto allo 0,1% della Ue.

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Il primo mandato di Trump, tra il 2017 e il 2021, è stato doloroso per l'Unione europea, che ha un surplus commerciale di merci molto consistente con gli Stati Uniti. Dopo che nel 2018 Trump ha introdotto tariffe su 6,4 miliardi di euro di importazioni di acciaio e alluminio dalla Ue e da altri paesi per motivi di sicurezza nazionale, Bruxelles ha risposto riequilibrando le tariffe per un valore di 2,8 miliardi di euro. Valdis Dombrovskis, commissario Ue per il commercio, ha dichiarato al Financial Times di sperare che le due parti possano evitare il ripetersi di "scontri" passati, poiché è "importante lavorare insieme sul commercio". Ma ha aggiunto: "Abbiamo difeso i nostri interessi con le tariffe doganali e siamo pronti a difenderli di nuovo se necessario".

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