La Russia è ufficialmente in default, secondo l'agenzia di rating Moody's

Per Moody's "il mancato pagamento della cedola costituisce un'inadempienza"

Economia
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L'agenzia di rating Moody's conferma che la Russia è inadempiente sul suo debito, nonostante Mosca abbia già respinto tale affermazione. In una dichiarazione pubblicata nella nottata italiana, Moody's ha affermato infatti che "il mancato pagamento della cedola costituisce un'inadempienza".

"Il 27 giugno, i detentori del debito sovrano russo non avevano ricevuto pagamenti di cedole su due eurobond per un valore di 100 milioni di dollari prima della scadenza del periodo di grazia di 30 giorni di calendario, che consideriamo un evento di default secondo la nostra definizione", afferma la società di rating in una nota.

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La dichiarazione è arrivata dopo che la Russia ha negato di essere inadempiente, affermando che i pagamenti erano stati effettuati, in dollari ed euro, il 27 maggio e che il denaro era bloccato presso Euroclear in Belgio.

L'insolvenza storica, la prima volta che la Russia è inadempiente dal 1918, era stata ampiamente anticipata dopo che metà delle riserve estere del paese erano state congelate e il Tesoro degli Stati Uniti aveva posto fine a uno scorporo dalle sanzioni che avevano consentito agli obbligazionisti statunitensi di essere rimborsati dalla Russia.

Moody's ha poi avvertito che potrebbero verificarsi ulteriori inadempienze da parte del governo russo. "Sono probabili ulteriori inadempienze sui futuri pagamenti delle cedole. Un decreto presidenziale russo del 22 giugno ha introdotto una procedura per pagare il debito estero in rubli. Abbiamo ritenuto che probabilmente tratteremmo i pagamenti in rubli come un'inadempienza per le obbligazioni che non consentono tale ridenominazione nei termini contrattuali", si legge nella nota di Moody's.