La svolta pop di Arnault: l'asse con Red Bull per creare il rivale calcistico del PSG

Il patron di LVHM lavora per rilevare la proprietà del Paris FC e costruire una alternativa al PSG degli emiri

di Andrea Muratore
Economia

La svolta pop di Arnault: l'asse con Red Bull per creare il rivale calcistico del PSG

Bernard Arnault e LVMH si preparano a sbarcare nel calcio in asse con Red Bull? La notizia sta rimbalzando nella stampa economico-finanziaria e sportiva internazionale da ieri, e segnala un’importante mossa che potrebbe animare una piazza calcistica quale quella di Parigi, ad oggi appannaggio esclusivo del Paris Saint-Germain di proprietà qatariota.

La notizia che Arnault e Red Bull starebbero lavorando per rilevare la proprietà del Paris FC, militante in seconda divisione francese, è infatti pregna, potenzialmente, di conseguenze. Innanzitutto, LVMH, gruppo che si muove nel settore del lusso e principalmente della moda, sta facendo gradualmente sua una svolta pop che l’avvicina al mondo dello sport. Grande sponsor delle Olimpiadi di Parigi, il gruppo dell’uomo più ricco d’Europa ha fatto asse con la Formula Uno, di cui sarà partner trovando un ulteriore terreno d'incontro con Red Bull.

I termini dell’accordo, svelati dal Financial Times, ricordano che “il presidente del Paris FC e azionista di maggioranza Pierre Ferracci manterrà una quota azionaria del 30 percento fino al 2027, dopodiché ha intenzione di andarsene. La famiglia Arnault prenderà una quota del 55 percento nel club finché non potrà acquistare il resto della quota di Ferraci tra qualche anno, mentre Red Bull prenderà il 15 percento”. Arnault entrerà assieme ai cinque figli nel capitale del Paris in cui oggi è presente come azionista Investcorp, il fondo sovrano del Bahrain che guida la capolista della Ligue 2.

Il calcio francese ha bisogno di capitali freschi e Arnault può garantirli

L’affare ha valore economico non secondario perché rappresenta una scommessa sulla nuova appetibilità del calcio francese dopo il crollo dei diritti televisivi che rischia di danneggiare economicamente molti club. Le squadre professionistiche transalpine hanno bisogno di capitali freschi e Arnault può garantirli. Per la Red Bull, si tratta di ampliare una presenza calcistica consolidata tra Germania (Lipsia), Austria (Salisburgo) e Usa (New York) e a cui si è aggiunta, con una quota di minoranza del Leeds, anche l’Inghilterra di recente. Consolidando una rete alla cui guida tecnica è stato recentemente nominato nientemeno che Jurgen Klopp. E quale piazza migliore per farlo di Parigi, città dove sempre più il calcio di livello si conferma proiettabile solo, se non esclusivamente, per induzione interna?

Paris Football club, squadra dalle alterne fortune

Calcio e Finanza ricorda che “il Paris Football Club è stato fondato alla fine degli anni Sessanta per iniziativa della Federcalcio francese, che voleva ricreare un club professionistico parigino dopo l’uscita di scena, nell’ordine, delle tre squadre storiche della città, il Cercle athlétique nel 1963, il Racing Club nel 1966 e lo Stade Français nel 1968”. Temporaneamente unito allo Stade Saint-Germain per far nascere il Psg nel 1970, due anni dopo è tornato autonomo, seppur senza grandi fortune: dopo tre comparse negli Anni Settanta, manca dalla prima divisione dal 1979. Retrocesso nel 1983 dalla Division 2, l'antenata della attuale Ligue 2, ha militato per tre decenni tra terza e quinta divisione, prima di riconquistare stabilmente la seconda categoria nazionale nel 2017.

Ora attende il Mecenate che può dare nuova linfa alla sua storia e creare un dualismo con l’egemone Psg, a sua volta in volo grazie ai profondi finanziamenti qatarioti. Si va verso una “battaglia dei miliardari” attorno al calcio parigino? Presto per dirlo. Ma il dualismo nella Ville Lumiere aggiungerebbe indubbio valore a un calcio transalpino oggi spesso orientato a senso unico. E forse a questo puntano i potenziali acquirenti di un’anonima squadra che può vivere una svolta storica.

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