La "svuotacarceri" di Brunetta. Il Cnel: "Più incentivi a chi assume detenuti"
Fa discutere la proposta di legge depositata in Parlamento. L'obiettivo è quello di abbattere fino ad annullarlo il tasso di recidiva
Cnel, la proposta di legge di Brunetta per far lavorare i detenuti incentivando le aziende che li assumono
Il Cnel, presieduto dall'ex ministro Renato Brunetta, ha depositato in Parlamento una proposta di legge che riguarda i detenuti, ma il caso fa discutere. Si tratta di una misura che punta a incentivare le aziende che decidono di assumere dei carcerati. L'obiettivo - riporta Il Sole 24 Ore - è quello di abbattere fino ad annullarlo il tasso di recidiva, attualmente pari al 68,7%, per tutti i detenuti presenti nelle 189 strutture carcerarie italiane. È l’obiettivo di un disegno di legge approvato dall’assemblea del Cnel lo scorso 29 maggio - il primo della XI Consiliatura presieduta da Renato Brunetta - e che è stato depositato in giugno nei due rami del Parlamento (Atto Camera n. 1920 e Atto Senato n. 1169). Un intervento che punta a incidere sulla qualità della carcerazione e della vita di una platea numericamente articolata e spesso dal monitoraggio complesso: oltre infatti ai 61.049 che stanno scontando la loro pena in carcere ci sono i 100-120mila in esecuzione esterna e un gruppo ancora più eterogeneo che oscilla tra gli 80 e 100mila che è in attesa di sapere quale sarà l’esecuzione.
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In sostanza - prosegue Il Sole - si tratta di una profonda rivisitazione dell’attuale quadro normativo e regolamentare in materia di ordinamento penitenziario che punta alla strutturazione di una rete interistituzionale integrata in grado di gestire il problema dell’inclusione lavorativa nella sua globalità sia in carcere che nella fase post-rilascio; ma anche ad attrarre stabilmente risorse esterne sia in termini economici che di competenze anche digitali; a elaborare e implementare interventi ad alto impatto su scala nazionale in grado di coinvolgere un numero significativo di detenuti. Per realizzare ciò è stato previsto uno strumento operativo vale a dire un segretariato permanente per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale istituito dall’Assemblea presso il Cnel.