Laterza rifiuta il rinvio del Festival di Torino: si rischia il contenzioso

Le istituzioni piemontesi non vogliono la contemporaneità con il Festival originale di Trento, ma gli organizzatori non cedono

Giuseppe Laterza, per 15 anni organizzatore del Festival dell'Economia di Trento, ora punta tutto sul nuovo evento di Torino (Imagoeconomica)
Economia
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Ci sarà un "derby" dei Festival dell'Economia?

Giuseppe Laterza non vuole spostare il nuovo Festival dell’Economia di Torino, in programma dal 2 al 5 giugno. Nonostante l’invito da parte delle istituzioni locali a posticipare l’evento, per evitare un’imbarazzante concomitanza con il format originale di Trento, l’editore non è disponibile a modificare l’agenda: “Cambiare le date significa annullare gli impegni presi e il lavoro fatto, senza garanzie per il futuro”.

Perché la contemporaneità tra Trento e Torino sarebbe imbarazzante?

La genesi di questo doppio appuntamento è particolare. Per ben 15 anni, la triade formata da Laterza, Tito Boeri e Innocenzo Cipolletta ha organizzato il Festival dell'Economia di Trento, appuntamento prestigioso anche perché unico sul piano nazionale e dal valore stimato di 2,3 milioni di euro (prima della pandemia). La scorsa estate l'amministrazione provinciale ha deciso di aprire una gara per l'assegnazione dell'organizzazione e la proposta de Il Sole 24 Ore ha prevalso su quella di Laterza, perchè, come spiega il Presidente Maurizio Fugatti, "oltre a presentare importanti elementi di innovatività, è strutturata per garantire una maggiore estensione delle iniziative oltre le giornate di svolgimento del Festival e quindi una prolungata promozione e visibilità del territorio. Lascia intravedere poi un ampio respiro mediatico attraverso la partnership con importanti testate internazionali, e parallelamente rafforza i presupposti per una significativa compartecipazione economica privata". Nonostante le spiegazioni, il gruppo guidato da Laterza ha deciso di trasferirsi a Torino, per organizzare un festival alternativo, nelle stesse date di quello originariamente previsto per l'inizio di giugno, non senza polemiche. La contemporaneità avrebbe evidentemente causato diversi imbarazzi nei rapporti con istituzioni, media e sponsor coinvolti, da qui il caldo invito degli enti locali a spostare l’evento piemontese.

Il nodo delle date a contratto

Tuttavia, il trio è molto impegnato nell’organizzazione del suo nuovo Festival, con inviti e accordi già definiti. Inoltre, a quanto si mormora, il contratto della manifestazione prevede delle date prefissate e in caso di rinvio ci potrebbe essere un contenzioso. Una situazione molto delicata, che spinge il Collegio Carlo Alberto, titolare della regia scientifica del nuovo Festival, ad esprimere pubblicamente l’auspicio “che Editori Laterza e il professor Boeri, anche alla luce del grande lavoro già svolto, possano concordare sullo slittamento delle date per la buona riuscita del Festival, già dalla prima edizione e per tutte le edizioni successive”.

 

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