Caffè amaro per i Lavazza: perdite da 1,6 milioni per la Torino 1895 Investimenti

Le forti perdite accumulate si devono al poco fortunato investimento in Chili, piattaforma streaming di film

di Andrea Giacobino
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Economia

Lavazza, non solo espresso: in rosso le finanze della Torino 1895 Investimenti

Caffè a parte, gli investimenti diversificati della famiglia Lavazza non sono un grande affare. Qualche giorno fa, infatti, sotto la guida del riconfermato presidente Antonio Baravalle (che è anche amministratore delegato della Luigi Lavazza spa presieduta da Giuseppe Lavazza) si sono riuniti i soci di Torino 1895 Investimenti, controllata dalla Finlav (la holding dei Lavazza che controlla fra l’altro la principale operativa Luigi Lavazza) per approvare il bilancio 2023 chiuso con una perdita di oltre 1,6 milioni di euro peggio del passivo di 230mila euro del precedente esercizio, disavanzo causato dal peso degli oneri finanziari di 4,8 milioni a fronte dei finanziamenti per 115 milioni ricevuti da Lavazza Capital.

Gli azionisti hanno deciso riportare a nuovo il disavanzo e di coprire tutte le perdite pregresse pari a 31,4 milioni utilizzando le riserve che ammontavano a 45 milioni e così facendo scendere il patrimonio netto a 13,6 milioni.  Le forti perdite accumulate si devono al poco fortunato investimento in Chili, piattaforma streaming di film fondata da Stefano Parisi di cui i Lavazza tramite la Torino 1895 sono primo socio con oltre il 18%. La quota era stata peraltro interamente svalutata a zero già nel bilancio 2022.

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Gli altri asset della Torino Investimenti 1895 sono la quota di controllo nella torinese Tosetti Value Investimenti Sim salita anno su anno dal 59,3% al 60,3% e il 20% della quotata Ivs Group. Peraltro proprio su quest’ultima società, produttrice di macchine per il caffè, i Lavazza quest’anno hanno lanciato un’opa finalizzata al delisting.