Lavoro, allarme in tutta Italia: saldatori, fabbri e informatici cercasi

Sembra un paradosso, ma è così: le imprese sono in difficoltà nel reperire il personale. Sos anche per matematici, fisici e chimici

Economia
Condividi su:

Lavoro, imprese in difficoltà: mancano all'appello saldatori, fabbri, informatici e artigiani

Fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, fabbri ferrai, ma anche tecnici informatici e specialisti in scienze matematiche, informatiche e chimiche: sono questi i lavoratori più "difficili da reperire", secondo il bollettino del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal. Sembra un paradosso tutto italiano: in un Paese dove la mancanza di lavoro, soprattutto a causa della pandemia, si fa sentire sempre di più, molte imprese si trovano in difficoltà nel reperire nuovo personale specializzato da assumere. 

In particolare, con cifre alla mano, si attesta complessivamente al 36,4% la quota di assunzioni per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento: 5,5 punti percentuali in più rispetto a settembre 2019, che sale al 51,6% per gli operai specializzati, al 48,4% per i dirigenti, al 41,4% per le professioni tecniche e al 37,7% per le professioni intellettuali e scientifiche.

Nel dettaglio, le figure di più difficile reperimento sono fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica, che rappresentano il 66,2%) fabbri ferrai, costruttori di utensili e assimilati, a quota 65,8%, artigiani e operai specializzati del tessile e dell'abbigliamento che superano il 65%. Difficili da reperire anche i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, fermi al 59,2%, i tecnici della distribuzione commerciale a quota 58,7% e quelli della gestione dei processi produttivi di beni e servizi al 57,1%, così come gli specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali rispettivamente al 57,2% e gli ingegneri al 47,8%. 

Per i laureati nei vari indirizzi di ingegneria e per quelli nelle discipline medico-sanitarie quasi la metà delle assunzioni previste dalle imprese sono di difficile reperimento; una quota analoga, del 48,3%, riguarda i diplomati nell’indirizzo meccanica, meccatronica ed energia, mentre supera il 50% la difficoltà a trovare qualificati negli indirizzi edile e meccanico: 53,6% per entrambi. Infine, a incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord est: sono difficili da reperire il 41,5% delle figure ricercate, seguite da quelle del Nord Ovest al 36,3%, Centro al 34,0% e Sud e Isole al 33,2%.